Come godersi le cene delle feste senza ingrassare

gni anno vivi lo stesso conflitto sotto le feste: cedere o no alle golosità che ogni giorno vengono messere in tavola? Tra torroni, panettoni, datteri, salumi e formaggi, sughi e prelibatezze varie si fa davvero fatica a mantenere una alimentazione bilanciata che non mandi in tilt la bilancia. Ma questo problema inrealtà non riguarda solo Natale e Capodanno bensì tutte le occasioni in cui per lavoro o per piacere ti trovi a vivere un accumulo di pranzi e cene in compagnia. E così, dopo, nasce l’incubo della dieta riparatrice. Peccato che questo sia il modo peggiore per affrontare la questione. L’ideale è vivere con serenità questi momenti di socialità sapendo come approciare il tema food in modo da non rovinare salute e linea.

Infatti non è impossibile soddisfare il palato in questi giorni in cui sedersi a tavola con amici e parenti ci rende felici. Basta adottare qualche astuzia per evitare che i manicaretti dei pranzi in famiglia o con gli amici o i continui pranzi al ristorante, si trasformino in rotolini di ciccia nei punti strategici. Abbiamo chiesto consiglio a Chiara Manzi, nutrizionista, presidente di Art joins Nutrition Academy e autrice del libro “Antiaging con gusto. Dimagrire e restare in forma senza rinunciare a fritti, dolci, pasta e altre golosità” (Sperling&Kupfer). E che ci ha fornito 20 facili trucchi da mettere in pratica fin da subito

Di più: questi consigli valgono sempre e potrai replicarli quando ti troverai a vivere periodo intensi di pranzi e cene magari per lavoro o per festività familiari. Ecco allora dalla curcuma che blocca l’accumulo di grasso, alle acque aromatizzate con le erbe, agli ingredienti da sostituire per preparare a casa i dolci che fanno bene. Leggi e applica i consigli per non ingrassare da Natale a Capodanno senza rinunciare del tutto alle bontà della tradizione

 

Fonte: Repubblica.it

Capelli raccolti, trucco oro, labbra rosse e unghie a tema: Natale e Capodanno in bellezza

t’s the Most Wonderful Time of the Year” recita una delle canzoni natalizie più celebri. Ma è davvero così quando gli incontri più o meno mondani si moltiplicano, quando si è costretti a incontrare anche solo per alcune ore parenti e amici che non si vedono o non si vorrebbero vedere mai, quando si è spesso così stanche che tutto quello che vorremmo è starcene in abbigliamento da casa, sul divano a leggere o a guardarci un film?

Ecco dunque che quello che dovrebbe essere il periodo più “wonderful” dell’anno, anche quando si è già pensato ai regali, si trasforma in un tour de force senza fine e in una sorta di percorso a ostacoli su ciò che va fatto e ciò che si vorrebbe, dovendo continuamente scegliere cosa indossare per Natale e Capodanno, come truccarsi, come pettinarsi i capelli. Il nostro consiglio è di provare a osare un po’ di più durante le feste, concedendosi magari quell’ombretto dorato sugli occhi o quei glitter che non oseremmo mai indossare durante il resto dell’anno o delle belle labbra rosse magari se si deve stare a casa. Perché in questo caso la regola è una sola: se sei costretta in casa, fallo con stile e concediti anche solo dei dettagli glam, come labbra in primo piano o capelli raccolti in maniera inedita e particolare. La regola è una sola: se sei costretta in casa, fallo con stile e concediti anche solo dei dettagli glam
Capelli: un raccolto salva in ogni occasione
Chignon, coda di cavallo, treccia non importa, ciò che conta è tenere la testa in ordine e cosa meglio di un raccolto è più adatto allo scopo? Perché pare che l’equazione “capelli su, look perfetto in ogni occasione” funzioni, soprattutto in periodo natalizio e in molte situazioni, dalle più formali alle più easy. Il raccolto è dunque perfetto per incontri con parenti e amici, ma anche per stare in casa e per sperimentare hairdo diversi dal solito, con un pizzico di eccentricità e brio in più.

Trucco: oro per non passare inosservate
Anche perché l’oro, insieme al rosso colore per eccellenza del Natale, funziona da detonatore del buonumore: un golden touch sugli occhi ma anche sulle labbra o come illuminante per gli zigomi e la giornata o serata assumeranno una nuova prospettiva. Provare per credere! Ecco qui alcune idee.

Labbra rosse: un classico del Natale
Almeno una volta nella vita il rossetto rosso va indossato e il giorno di Natale sembra essere il momento migliore per sfoggiare labbra che possono andare dal burgundy più deep al ciliegia e al corallo. Non dimenticate che il rossetto rosso è perfetto anche per dare un tono anche al look più minimal: un velo di fondotinta, un tocco di mascara sulle ciglia e un red lipstick compiranno miracoli. Sceglietelo mat, magari in versione lip stain, resistente a tutto, anche al pranzo o alla cena più lunghi.

Glitter non solo per la notte di Capodanno
Effetti bling bling e scintillii anche in chiave bon ton. Questo il mood di questa stagione che vede dominare i glitter e l’effetto sparkling non solo e non tanto in versione clubbing, ma in modalità “minimalismo 2.0”, con finish più polish e tocchi scintillanti perfetti anche di giorno e da sfruttare per il make up delle feste, su occhi e zigomi.

Per la regina della notte: metal e frisé
Bagliori olografici, esplosione di colore e pigmenti metallici, cangianti, volumi scolpiti e chiome afro, smokey eyes smudged, labbra viniliche e corpi magrissimi e abbronzati, luccicanti di polveri metalliche e di oli iridescenti, dettagli perfetti per la febbre dell’eccesso che nulla vieta, nemmeno gli accostamenti più audaci. E che si impone questa stagione con la tendenza che abbiamo chiamato “disco”, ispirata al coté massimalista degli anni Settanta e alla Mecca del divertimento di allora: il mitico Studi 54, che torna come ispirazione, per look visti sfilare in passerella e per collezioni make up tutte glitter e effetti olografici.

Unghie: copia da Instagram le idee “natalizie”
Le mani sono il nostro biglietto da visita e tenerle in ordine è d’obbligo durante le feste. Imperativo quindi coccolarle con creme e trattamenti ad hoc. E abbellirle con una manicure perfetta. E di questi tempi i temi più cool sono quelli natalizi, più classici o più arty, con disegni grafici che si fanno notare ma che non seguono la tradizione.

 

Fonte: Repubblica.it

25 idee low cost per decorazioni natalizie fai da te

Il trend del fai da te non accenna a calare. E le festività sono un ottimo banco per mettere alla prova la tua creatività. Complice la ricchezza dei tutorial sul web, sono sempre di più le persone che invece di spendere cifre folli in addobbi si inventano modi per abbellire la casa con soluzioni low cost. E così c’è chi punta sull’abete monocromatico, chi sui decori vintage. Chi ritrova nei bauli in soffitta decorazioni dell’albero di Natale di quando era bambino e le riattualizza. La soluzione più divertente è, di certo, realizzare le decorazioni in casa, magari anche con l’aiuto dei più piccoli. E per gli ecofriendly, ci sono un sacco di idee anche per il riciclo di materiali di scarto. Il segreto è usare la fantasia, magari con l’aiuto delle mille idee trovate in internet. Ecco qualche suggerimento. facile da mettere in pratica, per portare il regno di Babbo Natale direttamente a casa vostra.

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Come vestirsi per stare in casa nei giorni di festa

Come vestirsi per stare in casa? Resta sempre un gran dilemma, soprattutto durante le vacanze invernali quando si trascorrono lunghe ora a riposarsi. Noi suggeriamo capi comodi, larghi e soprattutto caldi. Optate per felpe over, pantaloni con coulisse, maxi cardigan e coperte nelle quali avvolgervi.  Ai piedi pantofole con interni in peluche e calzettoni tricottati. Starete così comode che vi sembrerà di farvi le coccole. Ma una domanda sorge spontanea: “non sembrerò Bridget Jones?”.  No tranquille, basta punatre su capi classici, tinte calde e linee scivolate per evitare l’effetto ‘omino Michelin’. Ecco le nostre proposte shopping

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Winter detox, in vista delle feste

C’è il juice detox, la dieta detox, il winter detox, lo skin detox e il body detox. Ma c’è anche il digital detox, tendenza lanciata tempo fa da modelle e it girl (leggi Kendall Jenner e Gigi Haidid) che prevede di rinunciare ai social media per un certo periodo. Senza arrivare a tanto, può però essere utile approntare una sorta di “agenda detox” in vista delle feste, un periodo di stress, in ogni senso, anche e forse soprattutto alimentare. Non si sottovaluti l’azione detossinante e depurativa, dato che quella di depurare l’organismo è una pratica molto antica, che lo stesso padre della medicina, Ippocrate, consigliava di eseguire periodicamente, per aiutare lo smaltimento delle sostanze tossiche dal corpo. Una sorta di pit stop cui sottoporsi di tanto in tanto, un tagliando insomma, come si fa con l’automobile. I vantaggi? Molteplici: dai più visibili, pelle più luminosa e silhouette più asciutta, ai meno evidenti, come ottimizzazione di alcune funzioni vitali, miglior sonno e maggiore carica energetica, innanzitutto. Il mese di dicembre pare essere uno di quei periodi dell’anno più idonei a una disintossicazione globale, in vista dell’eccesso alimentare cui sottoporremo l’organismo e allo stress che comunque, in modi diversi, questo periodo dell’anno produce.

Meglio evitare cose molto fredde durante l’inverno perché il corpo possa funzionare al suo livello ottimale

Viso: una maschera contro il freddo
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WINTER DETOX
Ma non solo feste, la pratica di detossinare l’organismo alle soglie dell’inverno vede d’accordo parecchi esperti, medici e nutrizionisti. Tra questi il dr. Alejandro Junger, che dalle pagine della webzine Goop raccomanda quella che chiama “winter detox”. E lo fa partendo dal presupposto che il freddo aumenta l’appetito perché il nostro corpo, in quanto mammiferi, necessita di una certa temperatura interna per funzionare e un consumo maggiore di energia. Anche il sistema immunitario è messo a dura prova pertanto un regime detox permette di depurare l’organismo e di funzionare come una sorta di booster energetico e metabolico. Tra i vari consigli elargiti dal dr. Junger, quello di bere molto, in particolare tisane e di alimentarsi con zuppe calde e brodo vegetale. La fondatrice e direttrice di Depuravita, azienda specializzata in juice, Sandra Nassima, afferma che l’inverno è un ottimo momento per una disintossicazione e spiega che: «Sono fermamente convinta che sia meglio evitare cose molto fredde durante l’inverno perché il corpo possa funzionare al suo livello ottimale. Mangiando e bevendo succhi freddi date al corpo il lavoro extra – piuttosto stressante – di dover anche riscaldare il cibo. Sorseggiare tè alle erbe inoltre vi farà sentire caldi durante la purificazione. Provate curcuma, zenzero, menta piperita, dente di leone, cardo marinaio, finocchio e camomilla. Oppure cercate una miscela detox nel vostro negozio preferito di cibo salutista. E se sentite proprio il bisogno di masticare qualcosa – bastoncini di verdura con hummus fatto in casa, avocado e una ciotola di verdura appena cotta a vapore potrebbero aiutarvi».

JUICING E DETOX
Ma i benefici di frutta e verdura sono noti per aiutare il corpo a liberarsi dalle tossine in eccesso accumulate a causa delle cattive abitudini alimentari e dello stress; ricchi di vitamine permettono una corretta idratazione, apportando all’organismo la giusta dose di vitalità e benessere. Un modo semplice, veloce ed efficace per resettare il fisico e lo spirito. Un’ottima soluzione, pratica e poco costosa, sono anche le detox water: «Esse rappresentano una versione vitaminizzata dell’acqua che si beve tutti i giorni e un’alternativa nello stesso tempo gradevole e ultrasalutare alle acque minerali in commercio, purché siano inserite in un’alimentazione globale equilibrata”, spiega Géraldine Olivo, autrice del libro “Detox water e infusi della salute” (edizioni Red), che ne descrive tutte le virtù e fornisce numerose ricette per ogni esigenza, suddividendole comodamente per stagione, in base agli ingredienti. L’autrice chiarisce che: «In generale, è preferibile berle lontano dai pasti, soprattutto quando si vuole introdurre una quantità importante di liquido (un bicchiere grande e oltre). Bere l’acqua di prima mattina, al risveglio, può essere una buona idea per mettere in moto dolcemente l’organismo dopo una notte di completo digiuno». In particolare, nella stagione autunno e inverno l’ideale sarebbe fare il pieno di vitamina C con acque ricche di agrumi e di antiossidanti con frutti rossi ed erbe ricche di antociani, perfette per ridare energia al corpo e preservare la pelle dallo stress. Il consiglio, dunque, è quello di fare una sorta di pit stop per affrontare al meglio il periodo festivo in arrivo e il tutto all’insegna della “bellezza che viene da dentro”.

 

Fonte: Repubblica.it

Le star e i loro look: promosse e bocciate del 2017. Successi, errori e segreti dai red carpet

E’ facile pensare che l’equazione star + red carpet + grandi stilisti sia senza margine di errore. Ma ogni anno, invariabilmente, ci troviamo a stilare non solo la classifica delle dive più eleganti dell’anno ma anche quella delle star peggio vestite. Quest’anno la classifica delle meglio vestite del 2017 vede protagoniste 40 celebrities, da Gisele Bündchen a Beyoncé, da Charlize Theron a Scarlett Johansson. Mentre quelle che hanno sbagliato look sui red carpet sono 40, da Jessica Biel a Dakota Johnson. Ma ci sono dive come Rihanna, Julianne Moore o Nicole Kidman che compaiono in entrambe le classifiche. Eppure raramente una diva indossa abiti che non siano veri capolavori di sartoria. E quindi, dove sta l’errore?
Semplice, l’equazione fallisce quando le celebrities inseguono le tendenze più che quello che sta davvero loro bene. Un errore, purtroppo, comune a molte donne.

La vera eleganza, infatti, non risiede nel portafoglio ma nel conoscere bene il proprio corpo, i propri colori, il proprio portamento. E nel saper evitare le cadute di stile. Come ben insegnava Coco Chanel, simbolo massimo dello chic parigino:

Alcune persone pensano che il lusso sia l’opposto della povertà. Non lo è. È l’opposto della volgarità.
Questi fattori sono quelli che determinano un fallimento o un successo estetico. Poi certo ci possono essere le bizzarrie degli stilisti (ne sa qualcosa Rihanna, andate a vedere il suo look al Met Ball di quest’anno) che a volte sembrano ingegnarsi per vestire le donne come fossero clown di un film horror di serie B. Ma in realtà quello che noi vediamo sul red carpet, e che poi commentiamo per mesi quando si tratta di eventi importanti come gli Oscar, il Met Ball o i Golden Globes, è frutto di un lavoro complesso e – come rivelano alcuni insider – di transazioni economiche non indifferenti. Vediamo tutti i segreti dei red carpet nel dettaglio.

Prima parte: gli stylist a caccia di abiti
Ogni attrice che si rispetti si fa consigliare in fatto di look dagli stylist. Alcuni di loro sono dei veri guru del settore, come Rachel Zoe, la più potente nell’ambiente al punto di diventare una star lei stessa e un’apprezzata stilista. Il lavoro degli stylist delle star inizia mesi prima dei grandi eventi: seguono tutte le sfilate (di persona ma anche sui siti dove riescono a studiare con più calma i dettagli degli abiti) di Milano, Parigi, Londra e New York. Quindi contattano le grandi case di moda per cominciare a selezionare gli abiti e gli accessori che interessano di più. L’importante, quando si deve vestire una diva per un grande evento come gli Oscar, è non iniziare la ricerca dell’abito troppo presto (in gergo viene definito “jinxing it”) ma nemmeno all’ultimo minuto.
Appena una star viene nominata per uno dei grandi festival o eventi (dal Festival di Venezia agli Oscar) la corsa ai look inizia a entrare nel vivo. All’attrice vengono presentati anche 50 abiti da provare prima di trovare quello giusto, spesso divisi per colore, come un arcobaleno.

Ci sono due possibilità per le grandi attrici che devono presenziare agli eventi top: primo, possono scegliere di prendere in prestito un abito dalla collezione di uno stilista famoso e gli abiti – è bene sottolinearlo – devono sempre essere restituitinel giro di 48 ore. Anche i gioielli, spesso preziosissimi, sfoggiati sui red carpet sono quasi sempre prestati. In questo caso vengono scortati negli hotel delle dive dalle guardie del corpo che non li perdono mai di vista e li recuperano appena la star lascia il luogo dell’evento. Un’altra opzione per le dive è indossare qualcosa disegnato appositamente per loro. “In questo secondo caso nessuno mostra l’abito prima” spiega una stylist, “lo stilista stesso non manda foto ma solo bozzetti disegnati alla star, in modo che non ci possano essere fughe di notizie tutto viene mantenuto top secret fino al giorno dell’evento”.

La “guerra” tra brand per vestire le star
Ovviamente l’abito può essere indossato da una sola diva allo stesso evento e questo complica le cose. Anche perché nell’era di Internet accorgersi che due attrici sono vestite uguali ha una ricaduta mediatica immediata e negativa sia per lei sia per lo stilista che la veste. Si apre una sorta di guerra fredda tra i brand per vestire le donne più famose e lo stesso vale per le case di gioielli. La competizione è altissima anche perché le dive non sono costrette a indossare l’abito richiesto e quindi fino all’ultimo l’incognita rimane. Ricordate il “caso Anne Hathway”? Nel 2013 agli Oscar la diva doveva essere vestita in bianco da Valentino ma all’ultimo minuto si è presentata in un abito rosa di Prada. Motivo? Aveva scoperto che Amanda Seyfried, sua partner nel film Les Miserables, avrebbe indossato un abito bianco di Alexander McQueen con una linea che poteva ricordare quella del suo abito e temeva l’imbarazzo mentre ritirava la statuetta come migliore attrice non protagonista. La sua stylist, la potentissima Rachel Zoe, aveva risolto il problema last minute sollecitando Prada.

Ma c’è chi è disposto a pagare
Se uno stilista ci tiene particolarmente a vestire un’attrice può arrivare a fare di tutto per accontentarla. La stylist di Julianne Moore, Leslie Fremar, ha raccontato che una volta Chanel le ha spedito con un volo privato da Parigi a New York 5 o 6 abiti da provare per un evento importante. Ma in realtà la scelta di un abito è un business tale che si arriva anche a pagare per far indossare un certo vestito (e quindi un brand). E tenete conto che per grandi eventi come gli Oscar o i Golden Globes le dive indossano abiti diversi per la serata e per la festa post evento, raddoppiando così il lavoro degli stylist. Jessica Paster, stylist di molte star come Emily Blunt o Miranda Kerr, nel 2015 ha rivelato ai media, tra cui The Cut e Hollywood Reporter, che le star vengono pagate per indossare certi abiti. “Se un abito sta male a un’attrice nessuno stilista sarà disposto a pagare. Ma se l’abito sta bene e la diva lo indosserebbe comunque perché non dovrebbe farsi pagare per farlo?” ha dichiarato. Le cifre rivelate all’epoca da Paster sono dai 100.000 ai 250.000 dollari per l’attrice e da 30 fino a 50.000 dollari per la stylist. D’altronde, per lo stilista è molto vantaggioso: avere una star, magari nominata o premiata, che sul red carpet racconta a tutti di chi è il suo abito, è una pubblicità incredibile che viene ripresa dai siti e dai giornali di tutto il mondo. È così che molto spesso le vendite si impennano arrivando – nel caso di celebrities come Kate Middleton o Rihanna (e ora anche Meghan Markle) – a vedere sold out nel giro di poche ore abiti anche molto costosi. Il problema però è che solo i più grandi possono investire cifre simili e quindi gli emergenti raramente vedono i loro abiti sui red carpet.
Chi difende questo sistema e chi no
A difesa di questo sistema è sceso in campo Brandon Maxwell, uno che se ne intende. Lo stylist di Lady Gaga, diventato a sua volta stilista, ha spiegato che non c’è da stupirsi visto che Hollywood è sinonimo di business. Pagare per far indossare abiti non è scandaloso. Anzi, secondo lui il guadagno per la star è doppio: “Se una diva indossa un bell’abito di un grande stilista, e viene inserita nelle classifiche delle meglio vestite, questo può far venire in mente a un altro stilista di contrattualizzarla come testimonial”.

Tutti contenti dunque? Non sempre, se si pensa allo scalpore suscitato agli oscar 2017 da Karl Lagerfeld che aveva accusato Meryl Streep di non aver indossato l’abito di Chanel che stava disegnando per lei perché un altro stilista l’aveva pagata per indossare un suo modello. La diva si era indignata accusandolo di diffamazione ed esigendo le scuse e Lagerfeld aveva ritirato la cosa spiegando di aver ricevuto informazioni sbagliate. Ma ormai la notizia era stata coperta dai media di tutto il mondo svelando una situazione non sempre serena intorno ai look delle star. Stesso problema quando una star si ostina a voler indossare l’abito di uno stilista senza tener conto se è adatto al suo fisico e finisce nella classifica sbagliata. “Tutte vogliono affrontare il red carpet indossando Versace, Armani o Valentino” spiega una stylist. “Ma non tutte sono in grado di rendere giustizia a un abito di haute couture. Lì il danno è per tutti: per lei, per il brand ma anche per lo stylist che rischia di perdere il lavoro per aver mal consigliato la sua cliente”.

QUANDO LA DIVA È TESTIMONIAL
Infine, l’ultima variabile nel discorso abiti&star è quando una diva ha un contratto di esclusiva con una maison. Questo vuole dire che la star non deve indossare abiti della casa 365 giorni all’anno, ma per i grandi eventi sicuramente sì. Ad esempio Jennifer Lawrence e Dior sono stati legati da quando l’attrice è diventata una star e grazie agli abiti elegantissimi della maison Jennifer è spesso riuscita a superare la goffagine che l’aveva resa famosa nei suoi primi red carpet (note le sue cadute riprese dai media). E si vocifera, come rivelato da E! News, che il suo contratto si aggiri intorno ai 15-20 milioni di dollari. Lawrence ha indossato abiti Dior agli Oscar 2014 e 2016 ma ha scelto abiti di Tom Ford e Alexander Wang per gli after-party. Un modo per non compromettere i legami anche con futuri partner. Certo, non tutte riescono a strappare contratti come il suo ma appare sempre più chiaro che moda&business sono legati a Hollywood. E oggi forse guarderemo con occhi diversi i look delle dive sui red carpet di tutto il mondo.

 

Fonte: Repubblica.it

Yasmine Sewell: “Eleganza è… un abito da sera a tutte le ore del giorno”

Fashion consultant, buyer e visionaria della moda (è stata la prima “ad accaparrarsi Christopher Kane”, ricorda Vogue), Yasmin Sewell a luglio ha lasciato il ruolo di fashion director dell’e-commerce di Style.com per assumere quello di vice presidente stile e creatività in FARFETCH, e supervisionare quindi la direzione creativa della piattaforma.
Australiana, classe 1976, Yasmine è anche mamma di due bambini (Knox Rocket e Renzo) e una vera street style star a Londra, dove vive dall’età di 20 anni. È a Lisbona che la incontriamo, in occasione dell’inaugurazione del grande store di Place de Restauradores con cui Mango celebra il suo venticinquennale in Portogallo.

Come veste Yasmine, nel quotidiano? 
“Un po’ come mi vedete oggi. A Londra, giorno dopo giorno, indosso spesso blazer come questo sopra i jeans o con un vestito. L’outfit perfetto per andare in ufficio”.

Qual è il tuo primo ricordo, in fatto di moda?
“L’immagine di mia mamma riflessa allo specchio mentre cuciva con la sua Singer un vestito meraviglioso, un abito da sera senza spalline in taffetà rosa. Sono rimasta incantata, affascinata”.

La prima “ossessione”? 
“Per il marchio Jean Paul Gaultier. Ero una ragazza, iniziavo a interessarmi di moda e desideravo avere qualcosa di suo; allora ero in Australia, mi sembrava un mondo lontanissimo”.

Prima di diventare una fashion consultant, qual è stato il migliore consiglio che tu abbia ricevuto, in fatto di stile? 
“Difficile rispondere… credo che il pensiero più importante sia impara a conoscere il tuo corpo, le tue forme, per capire cosa indossare. Parti da questo e poi sperimenta, fino a trovare la soluzione migliore per esaltare quel che sei”.

Come dovremmo vestirci, questo inverno? 
“Un ampio blazer, jeans dritti, stivaletti, orecchini gioiello e sorriso stampato sulla faccia”.

L’accessorio più di tendenza della stagione? 
“Gli ankle boot: li adoro in pelle, oppure in maglia soft come queli che ho indosso ora, altri giorni li metto blu, neri, con tacco oppure piatti ma insomma sempre ankle boot”.

Una tendenza del passato che prevedi rivedremo nei mesi a venire? 
“Un trend che ha caratterizzato gli anni ’80 e l’inizio dei ’90: i tagli ampi, decisamente over size”.

Stilisti da tenere d’occhio? 
“In questo mio nuovo ruolo (in Farfecth) sto valutando tantissimi nomi… potrei citare Martine Rose, o Halpern”.

Quali sono i capi indispensabili che ogni donna deve avere nell’armadio? 
“Abiti. Nel più alto numero possibile. Non parlo di vestiti da giorno ma di abiti da sera. Penso che li dovremmo indossare sempre, anche nel quotidiano. Tipo: ‘che mi metto per uscire a cena con mio marito? Un abito da sera!’. Si può giocare con gli accessori, o sdrammatizzarli con dettagli a contrasto per ottenere outfit ricercati e originali”.

L’outfit scelto da Yasmine per il party Mango Loves Lisboa (#MangoLovesLisboa) ne è un esempio: dismessi il blazer e gli ankle boots, per la sera la fashion consultant ha fatto il suo ingresso a Palacio Belmonte indossando un abito nero lungo con scollo sulla schiena, e sotto una maglia in lurex a collo alto senza maniche. Orecchini gioiello a completare il look, sofisticato e moderno

Cos’è l’eleganza, Yasmine? 
“Che domande…. un grandioso abito da sera!”.

 

Fonte: Repubblica.it

C come coffret, cofanetti e kit beauty

Regali due in uno o all in one, sono chiamati così perché permettono di donare due cose insieme: i prodotti beauty preferiti, creme viso e corpo, make up, prodotti per capelli e profumi, solitamente, racchiusi in scatole di cartone o di metallo da conservare perché preziose. Alcuni coffret sono decorati da designer o artisti, come Jo Malone che ha affidato la creazione dei suoi cofanetti allo stilista inglese Jonathan Saunders o Darphin che invece ha “reclutato” un noto calligrafo francese, Nicolas Ouchenir. Kiehl’s, invece, brand americano skin care, ogni anno si affida a un artista all’avanguardia come Jeff Koons, KAWS, Kenny Scharf, Peter Max e Jeremyville. Per il Natale 2017 Kiehl’s ha coinvolto Kate Moross, conosciuta per il suo uso dinamico del colore e per le sue tecniche grafiche che hanno creato un nuovo stile grafico. E poi scopri tutti gli altri consigli sui regali nel nostro speciale dedicato Continua a Leggere

Pizzo, paillettes, tacchi alti e cappotto: ecco come vestirsi a Natale e Capodanno

Non solo per i regali e per i doni: le feste di Natale e Capodanno sono un rompicapo per gli abiti e gli accessori da indossare. Ai regali infatti hai probabilmente già pensato, seguendo le idee che abbiamo raccolto per te nel nostro Speciale dedicato. Ma la preparazione alle feste non si esaurisce qui. Queste ricorrenze, infatti, scatenano diverse questioni. Prima tra tutte: il problema dei parenti, di cui si temono giudizi e commenti e che spesso non si frequentano per buona parte dell’anno. Secondo: il bon ton o comunque l’eleganza richiesta da tali occasioni. A riguardo i rischi sono due: scegliere una mise troppo noiosa, oppure azzardare un capo troppo sensuale. E ancora: quale colore e quali vestiti si adattano al Natale? Il rosso che poi si rischia l’effetto Babbo Natale? Gli aborriti maglioni con renne e greche da montagna? O il più scontato tubino per accontentare tutti?

Il nostro consiglio per le feste di Natale? Un abito classico in fatto di tessuto ma di tendenza in fatto di dettagli
Il segreto, a nostro parere, è scegliere una sorta di via di mezzo tra la tradizione e la tendenza. O meglio: puntare sul classico e in fatto di tessuto e taglio e assicurarsi il trend con i dettagli e magari l’effetto sopresa. E per accessori e cappotto una sola scelta valida sia per pranzi e cene di Natale che per i party dell’ultimo dell’anno. Ma un passo alla volta.

Abiti di pizzo: la scelta giusta per pranzi e cene di Natale
Rossi, neri o rosa. E per le più audaci anche verdi o gialli. Gli abiti di pizzo sono la scelta giusta per pranzi e cene di Natale. Il tessuto è un classico dell’abbigliamento femminile, quindi rassicurante e chic nell’aspetto. I 20 modelli che abbiamo scelto, però, non sono banali né scontati: lunghezze, tagli, ruches, balze e altri dettagli conferiscono originalità e carattere. Il pizzo, poi, ha un altro vantaggio: può essere indossato in ogni stagione, quindi potrete riciclare questi capi anche in primavera o d’estate a matrimoni, ricorrenze ufficiali e anche nelle occasioni lavorative.

Abiti di paillettes: 20 modelli per la notte di Capodanno
Scintillanti e luminose: le paillettes sono uno dei materiali cardine della femminilità, dettaglio che ha fatto la storia del costume, del cinema e anche della sensualità. Vi consigliamo i nuovi abiti di paillettes per la notte di Capodanno perché sono capi studiati con tagli contemporanei e mai banali. Da quello a forma di T-shirt al tubino ripreso con arricciature strategiche, sono tutti pezzi pensati per vestire ogni forma ma anche per regalare un effetto sorpresa fondamentale per i party di fine anno. C’è poi un fatto importante da ricordare: nella prossima primavera estate 2018 gli abiti di paillettes saranno uno dei trend più importanti. Quindi li continuerete a indossare per almeno un anno.

Cappotto maschile e scarpe nere con tacco alto: l’abbinata giusta per Natale e Capodanno
Il cappotto maschile resta un pezzo davvero importante nell’immaginario dell’eleganza contemporanea. Grande e spesso con spalle importanti, è stato l’emblema della tendenza power-dressing, nata negli anni Ottanta e tornata di moda proprio nelle ultime stagioni. La sua forma imponente lo rende il perfetto alleato di abiti corti, di pizzo o di paillettes: è infatti il contrasto di maschile/femminile uno dei mix migliori dello stile di oggi.

Un paio di scarpe nere con tacco alto non possono mancare nel guardaroba di una donna. Si indossano davvero con tutto, in tutte le occasioni e sono in grado di trasformare un capo e anche la silhouette di una donna. Sono poi l’abbinata ideale per abiti di pizzo e di paillettes: il loro aspetto minimal ma importante mette in luce al meglio questi tessuti particolari senza aggiungere dettagli di troppo.

 

Fonte: Repubblica.it

Ultra Violet: 30 e più oggetti nel colore Pantone 2018

Sarà un 2018 a tinte viola, Ultra Violet per la precisione. Pantone ha annunciato il colore dell’anno 2018 e la scelta è ricaduta su una tinta decisa, piena, intensa. Lee Eisenman, direttore esecutivo del Pantone Color Institute, ha commentato la scelta dichiarando che si tratta di “una sfumatura di viola intensamente provocatoria e riflessiva in grado di comunicare originalità, ingenuità e un pensiero visionario che ci indica il futuro”. Niente di più adatto per il mondo della moda e del beauty che cercano costantemente di anticipare visioni nuove del domani. Non è un caso che in sfilata lo avessimo già visto in due collezioni tra le più apprezzate in assoluto, Gucci e Versace, così come non è un caso che compaia sempre più frequentemente nelle collezioni make up. Ma c’è di più: tradizionalmente si tratta di un colore associato alle controculture ed è stato indossato da personaggi di rottura come Prince, David Bowie o Jimi Hendrix. Ecco allora che Ultra Violet diventa un colore simbolo per una società incentrata sull’esaltazione della personalità da un lato e sulla ricerca di unicità dall’altro.
Ecco allora una serie di suggestioni di moda, beauty e design legate al colore dell’anno prossimo. Tra abiti, accessori, trucchi e oggetti per la casa il 2018 si tingerà di Ultra Violet –> Clicca qui