Ecco i figli vip attesi nel 2018

T

ra i più attesi a livello mediatico ci sono il figlio di Chiara Ferragni e Fedez, Leone, e il royal baby numero tre, figlio di Kate Middleton e il Principe William.

Ma navigando sul web, e tra i post dei profili social di celebrities italiane e straniere, sono tantissime le mamme vip che mostrano orgogliose pancini e pancioni, in attesa del primo, secondo, terzo e per alcune perfino quarto figlio nel 2018.

 

A battere tutti sul tempo sono stati  il bebé di Jessica Alba – Hayes, nato il 31 dicembre 2017, il primo maschietto di casa dopo due bambine, Haven e Honor – e la bambina di Laura Freddi, Ginevra, nata il 3 gennaio “alle 9,33 con un peso di 3,670!!!”, come commenta orgogliosa la neo mamma.

Tra gli appassionati di sit com fa notizia la gravidanza di America Ferrara, alias Ugly Betty, che ha rivelato la notizia con un tenero post su Instagram, ma in attesa del primo bebé è anche l’attrice Kristen Dunst, 35 anni, che aveva rivelato di volere un figlio dal compagno Jesse Plemons e ancora non ha reso ufficiale la notizia, ed Eva Longoria, che a maggio darà alla luce il primo figlio, a 42 anni, “dono” del terzo marito José Antonio “Pepe” Bastón.

Miranda Kerr,

Celebrities in dolce attesa: ecco i figli vip attesi nel 2018

Di sicuro c’è che il Principato di Monaco nel 2018 accoglierà ben due nuovi nati: Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeosono di nuovo in dolce attesa mentre il loro Stefano compierà 1 anno il 28 febbraio, e così anche Andrea Casiraghi e Tatiana Santo Domingo, a quota tre dopo Alexandre (4) e India (2).
In casa Kardashian i festeggiamenti saranno perfino tre: l’ultima a rendere noto la gravidanza è Khloe Kardashian, dopo l’annuncio di Kim che assieme a Kanye West aspetta il terzo figlio (ma da madre surrogata) e quello di Kylie Jenner, in attesa di un bebè dal compagno Travis Scott. 

Secondogenito in arrivo anche per Adam levine, frontman dei Maroon 5, e l’angelo di Victoria’s Secret e Behati Prinsloo, già genitori di Dusty Rose (1 anno); per la modella Chrissy Teigen e il cantante John Legend (dopo la piccola Luna); e per l’attore premio Oscar Eddie Redmayne e la moglie Hannah Bagshawe.

Anche Andy Murray sarà di nuovo papà: la notizia è arrivata alla vigilia di Wimbledon, assieme alla moglie Kim Sears hanno già una bimba, Sophia, di un anno e mezzo. L’ex collega tennista Andy Roddick ha invece da poco stappato una bottiglia di champagne per l’arrivo del secondo maschietto, avuto dalla moglie Brooklyn Decker, supermodella e attrice americana.

Anche i due ex protagonisti di “Uomini e donne”, Francesco Arca e Irene Capuano aspettano un maschietto che farà compagnia a Maria Sole, nata 2 anni fa: “Sembriamo in tre ma siamo in quattro”, commenta lei una foto postata su Instragram.

Chiara Maci, food blogger, affida alla figlia Bianca (3 anni) il compito di ritrarla con il pancione: ex mamma single è ora in attesa del secondo figlio, Andrea, dal nuovo compagno, lo chef siciliano Filippo La Mantia.

Figlio numero tre per il calciatore Lionel Messi, che dalla moglie Antonella Rocuzzo ha già avuto Thiago e Mateo, e per Jack Osbourne (figlio del cantante) e sua moglie Lisa.

Infine, menzione speciale per le mamme vip in attesa del quarto figlio: si tratta di Barbara Berlusconi, che dopo Alessandro (8) ed Edoardo (6) nati dalla relazione con Giorgio Valaguzza e Leone (8 mesi) avuto dal compagno Lorenzo Guerrieri, aspetta un altro bebè per il  nuovo anno. Chissà se finalmente il fiocco sarà rosa…

BaldwinBabyBump4: così commenta il suo pancino tondo Hilaria Baldwin, seconda moglie dell’attore Alec Baldwin, già padre di due maschietti e di Ireland, nata dal matrimonio con Kim Basinger.

 

Fonte: Repubblica.it

7 modi per farsi nuovi amici dopo i 30 anni (e vivere felici)

L’amicizia da adulti? Una strada spesso in salita e a tratti tortuosa, ma non impossibile da percorrere se c’è la volontà. Chi non ricorda i tempi del liceo o dell’università quando bastavano un drink o una chiacchierata per diventare amici e stringere legami che sembrava sarebbero durati in eterno? Una facilità di relazione alimentata dalla voglia di conoscenza e di esplorazione e dalla condivisione di momenti ed esperienze, quando la vita sembrava un grande ed entusiasmante appuntamento al buio. D’altro canto, come diceva il filosofo Ralph Emerson, “l’unico modo per farti un amico è essere un amico”. Una capacità che però sembra venir meno con l’avanzare dell’età, con il rischio a un certo punto di ritrovarsi soli “nel mezzo del cammin di nostra vita”. Oppure nella situazione di avere un sacco di conoscenze, ma nessuno da chiamare nei fatidici momenti di crisi.

In molti si ritrovano soli quando capita di dover cambiare lavoro o città. “Spesso capita che trasferendosi si soffra per la lontananza degli amici conosciuti durante la scuola”, sottolinea Alessandra Cirulli, psicologa e psicoterapeuta a indirizzo sistemico-relazionale. “Le amicizie che nascono nei contesti scolastici, infatti, restano quasi indelebili perché da giovani si tende a esporsi di più ai rapporti e a stabilire relazioni più profonde. Mentre con l’ingresso nell’età adulta si adotta un’ottica più individualistica e spesso accade che il partner e i figli occupino il tempo una volta dedicato agli amici”. Non a caso, secondo uno studio dell’università di Stanford, le persone attorno ai 30 anni sviluppano una sorta di sveglia interna che le porta a lasciar perdere la fase dell’esplorazione e a concentrarsi sul qui e ora. Ossia tendono a focalizzarsi su quello che è emotivamente importante in quel momento e per molti questo si traduce con il trascorrere la maggior parte del tempo con coniuge e prole.
Con il passare degli anni, inoltre, il tempo a disposizione diventa sempre più scarso, le priorità cambiano e si diventa più esigenti verso le persone. E, secondo alcune teorie sociologiche, diventa difficile soddisfare le tre condizioni cruciali per farsi degli amici stretti: la vicinanza, le interazioni ripetute e non pianificate e un ambiente che incoraggia le persone ad abbassare la guardia e a confidarsi l’uno con l’altro, come ad esempio ai tempi della scuola.

Alcuni, poi, si rendono conto di aver trascurato l’amicizia solo dopo un evento che gli ha sconvolto la vita, come ad esempio un divorzio. “Mi sono separata da mio marito a 40 anni e a un certo punto ho realizzato di non avere più una cerchia di amicizie”, racconta Elisabetta, 46 anni, dirigente scolastico. “Durante gli anni del matrimonio mi ero infatti concentrata principalmente su carriera e famiglia. Una situazione con cui mi sono dovuta confrontare quando ho cercato di organizzare una festa per il mio compleanno e nello stilare la lista degli invitati ho notato che tutti i miei amici risalivano ai tempi del liceo e del mio primo lavoro, mentre negli ultimi anni avevo solo accumulato contatti virtuali su Facebook e follower su Twitter”.

Gli ostacoli di natura psicologica
Ma quali sono i principali ostacoli di natura psicologica che si possono incontrare nello stringere nuove amicizie in età adulta? “Ritengo che siano principalmente due”, osserva Cirulli. “Il primo è la diffidenza, ad esempio nel contesto lavorativo per il timore che il collega parli in giro dei nostri segreti o di aspetti intimi della nostra vita privata, mentre il secondo riguarda l’insicurezza, con la paura di essere giudicati, che porta a chiudersi oppure ad apparire sfuggenti”. Come racconta Sara, 34 anni, infermiera: “Per me e mio marito stringere amicizia con un’altra coppia è una sfida. Non solo devi preoccuparti se piaci all’altra donna, ma anche se piaci a suo marito, se a tuo marito piace lei e così via”. Creare nuovi legami anche da adulti è dunque una scommessa difficile, ma non impossibile da vincere per chi voglia tentare.

L’obiettivo del 2018 è imparare a star bene con se stessa
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7 consigli per stringere amicizia dopo i 30 anni

1) Capire che tipo di rapporto si sta cercando
La prima mossa è cercare di comprendere qual è il tipo di amico che si desidera avere. Ad esempio, qualcuno sarà interessato a condividere hobby, serate o momenti dedicati allo shopping. Mentre qualcun altro potrebbe cercare un confidente o una spalla su cui piangere. Capire che tipo di amico si sta cercando renderà dunque più facile attivarsi tramite i canali giusti per trovarlo.

2) Frequentare posti dove si possono condividere interessi o passioni
Un buon modo per stringere nuovi legami è di aprirsi a nuovi incontri tramite corsi specifici dove poter condividere interessi e passioni. Sì quindi a corsi di fotografia, giardinaggio, di lingua, di cucina. Chi ha figli, invece, potrebbe instaurare relazioni con i genitori dei compagni di scuola dei propri bambini per condividere esperienze ed emozioni. “In questo caso, infatti, il timore di essere giudicati è più basso e ci si sente più compresi perché ci si trova nella stessa fase di vita”, commenta Cirulli. Meno consigliata, invece, la palestra “che risulta troppo dispersiva”, osserva l’esperta.

3) Uscire con i propri colleghi di lavoro
Sul posto di lavoro si passa la maggior parte della giornata. Quindi perché non provare a frequentare qualche collega anche fuori dall’ufficio? “Se una persona ci ispira in maniera particolare si può rischiare e provare a uscire insieme. E se si teme di aprirsi per paura che le proprie confidenze vengano tradite lo si può fare anche a piccole dosi per valutare se è possibile fidarsi o meno”, consiglia la psicologa.

4) Essere intraprendenti e curiosi
Se ci si lascia trasportare in un tunnel in cui i rapporti sociali mancano del tutto può essere difficile uscirne, per cui il consiglio è di essere intraprendenti e attivi cercando di spezzare la routine quotidiana “proponendo in prima persona occasioni di incontro a vicini di casa, eventuali compagni di corso o colleghi”.

5) Combattere la timidezza e mostrarsi aperti
Spesso può capitare di non riuscire ad avvicinarsi agli altri e di sentirsi esclusi. Ad esempio, in occasione dei ritrovi con i genitori dei compagni di scuola dei proprio figli o all’interno di una comitiva dove non si conosce nessuno. “In questi casi è bene però fare un po’ di autocritica su come ci comportiamo; il nostro atteggiamento potrebbe infatti far trasparire il desiderio di tenersi a distanza. Bisogna invece cercare di combattere la timidezza e mostrarsi aperti agli altri anche con la postura e le espressioni del volto”, sottolinea Cirulli.

6) Raccontare qualcosa di sé
Per chi cerca amicizie non superficiali e occasionali una buona mossa è raccontare qualcosa di intimo su di sé. “Può trattarsi anche di una piccola confidenza che però fa sentire l’altro lusingato ed emotivamente coinvolto permettendo di costruire relazioni significative”, spiega la psicologa.

7) No a tirchi e invidiosi
Infine, anche se la voglia di fare nuove amicizie è tanta, è bene restare selettivi. Ad esempio, evitando persone negative o ipercritiche che porterebbero solo stress e pesantezza o ancora chi è troppo votato all’adulazione e chi alla seconda uscita vi guarda con malcelata gelosia. Semaforo rosso anche per chi si mostra troppo avaro, considerato che, come dice un antico proverbio, chi è “stretto di mano lo è in genere anche di cuore”.

 

Fonte: Repubblica.it

15 idee per il ritorno alla normalità dopo le vacanze

nomi sono suggestivi: Christmas blues, post vacation blues, ma il concetto è semplice, parliamo di quella lieve depressione che ci coglie al rientro dalle vacanze (ma già qualche giorno prima) o nel post feste, in situazioni insomma in cui dovremmo essere immensamente felici. E che rischia di vanificare i benefici di quei giorni di libertà. Cosa possiamo fare per rimediare? Invece di guardare indietro, il trucco è guardare avanti con entusiasmo. Non è detto, infatti, che questo appuntamento in agenda debba essere una strada in salita. “Quello che cambia le cose è il modo in cui ci si rapporta a una situazione di stress”, assicura la dottoressa Pauline Wallin, psicologa e autrice del saggio: “Taming your inner brat: a guide for transforming self-defeating behavior” (Addomestica il tuo io viziato: una guida per trasformare i comportamenti controproducenti). “Lamentarsi, infatti, fa soltanto sentire peggio e, soprattutto, non aiuta a risolvere il problema”. Ma quali sono le soluzioni per gestire al meglio la transizione? La strategia, suggerisce l’esperta, comincia da un passo molto semplice: guardare avanti. Ecco, dunque, quindici idee per giocare d’anticipo e prepararsi al rientro.

1. Accetta l’idea
Invece di ruminare sulle emozioni negative associate alla fine delle vacanze, guarda alla ripresa come a un nuovo inizio. In parte, infatti, è di questo che si tratta. Perché tornare al lavoro o rimettersi sui libri è una necessità che “incrocia” i buoni propositi del rientro o del nuovo anno. “Fra questi, perché no, potrebbero esserci nuovi obiettivi professionali: un cambio di lavoro, di carriera, un corso di formazione, un aumento di stipendio o anche una migliore gestione del proprio tempo e dell’attività professionale”, suggerisce Wallin.

2. Preparati al cambiamento
Se durante le vacanze hai potuto gestire il tempo a piacimento, è chiaro che le cose stanno per cambiare. Non sarà più possibile, per esempio, dormire a lungo al mattino o riposare nel pomeriggio. Per evitare di svegliarsi assonnati e di pessimo umore il primo giorno di lavoro, comincia ad affrontare il “social jet lag” qualche giorno prima del rientro, risincronizzando l’orologio biologico con quello della vita che ti aspetta e dandoti una mossa.

3. Vai a letto prima
Altrettanto importante è far scorta di sonno. Speculare al consiglio precedente, anticipa ogni sera l’ora per andare a letto. Come in tutte le situazioni di stress, la percezione della realtà è influenzata in maniera inversamente proporzionale dalla quantità e qualità del sonno. La buona notizia, in questo caso, è che si tratta di una variabile che puoi controllare interamente. Figli permettendo.

4. Stila un elenco/1
Elenca le ragioni del tuo malessere e gestisci ogni voce separatamente. Il sovraccarico emotivo, infatti, può essere il risultato di una sommatoria di elementi. Il micro-managing – cioè la gestione di ogni singola variabile – dà la sensazioe di avere un maggiore controllo della situazione, senza contare il fatto che può essere l’occasione per implementare delle soluzioni a medio e lungo termine.
5. Stila un elenco /2
“Non pensare solo alle cose negative: elenca anche le cose che ti fanno felice a proposito del ritorno alla normalità”, propone la psicologa. “Nella lista ci possono essere i colleghi che sono diventati amici, il fatto di condividere i racconti delle vacanze o anche, più semplicemente, la possibilità di avere un impiego e uno stipendio, mentre altre persone cominciano l’anno mettendosi alla ricerca di un lavoro”.
6. Fai spazio
Riordinare la casa e il proprio posto di lavoro è un modo per ripartire con più energia. Il decluttering, inoltre, può essere utilizzato come una vera e propria forma di self-help, perché è un invito a liberarsi di quello che non serve, a intervenire nel proprio ambiente e modificarlo con un occhio attento all’armonia. Avere una scrivania in ordine, inoltre, mette nella miglior disposizione d’animo per lavorare.
7. Fai sport
Potrebbe benissimo trattarsi di una risoluzione del nuovo anno, ma vale anche nel post vacanze estive. Dedicarsi a un’attività sportiva aiuta a scaricare la tensione e a fare scorta di ormoni del buon umore. Con il vantaggio aggiuntivo che l’esercizio fisico aumenta la motivazione, libera la mente e regala un corpo più tonico a cui ci si può dedicare anche in vista della bella stagione.

8. Fai qualcosa di buono per qualcuno
Oltre a beneficiare chi li riceve, gli atti di generosità gratuita sono uno straordinario “mood booster”. Dunque, fai qualcosa di speciale per una persona che sai essere in un momento di difficoltà. Non occorre nulla di straordinario, bastano un gesto, un aiuto, un piccolo dono inatteso.
9. Organizza le finanze
Passata la bulimia dei regali, per chi ha esagerato con la carta di credito, arriva il momento di tirare le somme. Prenditi del tempo per analizzare la tua situazione finanziaria e per valutare quali sono gli spazi per migliorare le cose nel nuovo anno. “L’importante è non focalizzarsi sulle dimensioni del proprio budget, perché questo contribuisce ad aumentare lo stress, ma cercare un modo proattivo per gestire il conto economico”, propone Wallin.
10. Fai qualcosa di buono per te
In particolare durante le feste si corre il rischio di pensare più agli altri che a se stessi. Terminata la frenesia del momento, potrebbe esserci l’occasione per farsi un piccolo regalo. Ma anche per ritagliarsi del tempo per sé, per leggere un libro, vedere un film, visitare una mostra, sedersi a meditare per un quarto d’ora la sera, prima di andare a letto.
11. Sorridi
Anche se all’inizio il sorriso può essere forzato, è il miglior alleato per ridurre lo stress e per sentirsi più felici, perché sorridere (è provato) stimola la produzione delle endorfine. In pratica, il cervello reagisce al sorriso deliberato come se fosse un sorriso naturale.
12. Ripianifica la giornata
Una fra le ragioni di maggior stress è la mancanza di tempo. Il ritorno alla normalità può essere l’occasione per re-ingegnerizzare, magari con il partner, le tue giornate e immaginare se e come trovare un equilibrio fra le varie voci in agenda. “Non dimenticate che la routine ha il vantaggio di ridurre il numero di scelte che vanno compiute nel corso della giornata e questo, se sotto un certo punto di vista è un limite, sotto altri è un indiscutibile aiuto”.

13. Programma la settimana
Per la prima settimana di lavoro, metti in agenda qualcosa che ti fa felice e a cui guardi con entusiasmo: un pranzo con una collega o un caffè con un’amica, una cena a due o un weekend fuori città. Insomma, programma qualcosa di speciale che contribuisca a farti guardare avanti con entusiasmo.

14. Cambia le parole
“Invece di dire: “Detesto l’idea di tornare al lavoro”, usa per esempio “Sono contenta di riprendere in mano il progetto che ho interrotto”. È molto importante fare attenzione al nostro dialogo interiore e scegliere le parole che possono metterci nella migliore disposizione d’animo”, suggerisce Wallin.

15. Riscopri la gratitudine
Comincia la giornata pensando a tre cose per cui ti senti grata. Possono riguardare il passato, il presente o qualcosa che ti aspetti dal futuro: l’importante è trovare tre buone ragioni ogni giorno, prima di alzarsi dal letto, per affrontare i propri impegni con entusiasmo. La stessa regola si può applicare anche per rispondere (mentalmente) alle contrarietà che possono capitare nella quotidianità.

 

Fonte: Repubblica.it

I must have beauty da comprare con i saldi

Saldi, anche in bellezza! Il 5 gennaio partono gli sconti di stagione che, già da qualche tempo, interessano non soltanto abbigliamento e accessori, ma anche l’universo beauty, con promozioni che arrivano a sfiorare anche il 50 e 70 per cento, in profumeria, farmacia e, sempre più, online. In attesa di scoprire quali saranno le occasioni di stagione da cogliere al volo, possiamo cominciare a fare un punto su tutto quello che abbiamo visto nel 2017 a proposito di make up, skin care, profumi e trattamenti per il corpo, per capire anche se abbiamo soddisfatto ogni desiderio oppure abbiamo dovuto rinunciare a qualcosa.

Due novità in ambito profumi, ad esempio, sono da segnalare: il nuovo profumo Chanel, Gabrielle, dedicato proprio a Mademoiselle e il primo profumo Tiffany, ovviamente racchiuso in una scatola dall’iconico colore. Per i trattamenti viso, invece, segnaliamo, prodotti anti-ossidanti alla vitamina C, ad esempio il trattamento Clinique Fresh Pressed illuminante della durata di una settimana e anti-inquinamento, con estratti di curcuma e attivi riparatori. In ambito make up, il 2017 ha visto labbra in primo piano, con rossetti e gloss di nuova generazione, dalla consistenza sempre più confortevole e dalla durata sempre più lunga. Una novità speciale anche per lui: l’olio da barba Gucci Absolute Beard Oil che profuma come l’omonima fragranza. Infine, da segnalare i 30 anni di una linea viso iconica: Skin Caviar di La Prairie, che festeggia l’evento con un nuovo prodotto, Skin Caviar Absolute Filler che ridona compattezza al volto.

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Saldi invernali 2018: 5 segreti per non sbagliare un acquisto

a stagione dei saldi invernali 2018 inizia ufficialmente venerdì 5 gennaio 2018 nella maggior parte delle regioni italiane. Il periodo dei ribassi continuerà fino a marzo inoltrato mentre in Campania durerà fino al 2 aprile. Si tratta di circa tre mesi di offerte che vanno calibrate senza farsi prendere da inutili entusiasmi. Più di cosa comprare, infatti, conta come fare gli acquisti. Abbiamo così pensato a una guida breve ed efficace per fornirvi una sorta di bussola, un vademecum per non perderervi tra le molte offerte e soprattutto per non cadere in tentazioni che vi toglieranno tempo e denaro. Per questo, ecco 5 consigli cardine da tenere sempre a mente prima di fare shopping. Con le tendenze invernali che dureranno anche nei prossimi anni e i trend primaveri a cui ispirarvi per fare un acquisto lungimirante.

5 CONSIGLI PER I SALDI INVERNALI 2018
1) Fare shopping da sole
Contariamente a quanto si possa immaginare, durante i saldi è meglio andare da sole a fare acquisti. Il motivo è presto spiegato: nel caos dei ribassi, ci si muoveì con più agilità quando non si deve aspettare nessuno. E in fatto di tempo, poi, se ne risparmia molto quando non si deve attendere amiche, madri o figlie in fila alla cassa o in coda nei camerini. Può sembrare un po’ egoistico, è vero, però funziona.

2) Di moda sì, ma che sia unico
Nelle guide ai saldi, si legge spesso di non acquistare prodotti troppo di tendenza. A nostro parere, la regola è abbastanza sbagliata. Vale infatti la pena di investire su un abito, una borsa o un paio di scarpe figlie della moda del momento soltanto quando questi pezzi sono unici, rispecchiano la personalità di chi li acquista e quindi sono destinati a durare nel tempo. Nell’armadio di una donna o di un uomo, infatti, non ci sono solo articoli classici (sarebbe troppo noioso) ma anche vestiti e accessori che danno carattere e stile proprio grazie alla loro unicità. Qualche esempio di pezzi unici?Le borse decorate dell’autunno/inverno, gli stivali glitter che hanno illuminato tanti red carpet ma anche le paillettes che saranno uno dei materiali più usati nella prossima primavera estate 2018.
Gli stivali più discussi (e desiderati) dell’anno sono questi di Saint Laurent
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3) Classico? No, continuativo.

 

Segnatevi questo vocabolo: continuativo. È un aggettivo che stilisti, marchi e maison utilizzano per descrivere quelle parti di collezione che troverete sempre nei loro punti vendita. Sono il nuovo classico e rappresentano la migliore reinterpretazione dei capi basici che tutti conosciamo (cappotti, tubini, stiletto, maglioni, T-shirt). Sono da preferire ai capi classici proprio perché hanno tagli, materiali e dettagli più contemporanei. I colori, poi, sono fondamentali: nero, blu (che poi è stato il colore protagonista dell’inverno 2017), grigio, cammello sono da tenere sott’occhio. Ma anche il rosso fuoco non è da sottovalutare: è un tono che praticamente funziona come un basico se accostato a cammello, grigio e blu. Ovviamente fate attenzione alle truffe: spesso si incontrano merci provenienti da anni precedenti e da stagioni passate. Se ritenete di essere state raggirate, non esitate a segnalare la questione al Codacons.
Blu, il colore dell’inverno 2018, tono destinato a durare per sempre. Qui un look di Dior
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4) Mai e poi mai una taglia in meno (forse una in più)
La tentazione è forte: trovare l’oggetto del desiderio al 50% o 70% di sconto ma di una taglia in meno. Il paio di stiletto preferite. La giacca culto. O il cappotto caldissimo e dal grande carattere. Bene, lasciate perdere: le scarpe vi faranno male e gli abiti vi staranno malissimo. Se poi state per intraprendere una dieta e volete perdere una taglia, meglio aspettare di essere dimagrite. Comprate solo e soltanto i pezzi della vostra misura. Al contrario, si può azzardare una taglia in più per giacche e cappotti: l’effetto oversize, come impone l’ormai ricorrente Power-Dressing, continuerà ancora a lungo.

5) La strategia degli ultimi giorni
È vero: i primi giorni di saldi sono i più importanti di tutti, quelli dove si trovano le migliori occasioni della stagione. Allo stesso tempo, però, non vano sottovalutati gli ultimi giorni, quelli del ‘fuori tutto’. In questo lasso di tempo, infatti, i prezzi diventano davvero interessanti e potreste essere fortunate da trovare un capriccio, da togliervi uno sfizio che mai prima avreste potuto concedervi. Ritornare, quindi, nello stesso negozio alla fine dei ribassi è quindi un’abitudine da riprendere o da scoprire.

 

Fonte: Repubblica.it

Hangover, rimedi beauty post-party

Si può seguire l’esempio di Kate Moss che, per riprendersi dalle nottate insonni, ha rivelato che segue un metodo appreso da Joan Crawford nel film Mammina cara: riempire il lavandino di acqua, ghiaccio e cetrioli e immergervi il viso. Pelle più tonica e luminosa e viso sgonfio in un attimo! E soprattutto sensazione di spossatezza e sonno spariti d’un tratto. Certo, occorre una buona dose di coraggio, ma pare che il boost energetico sia garantito. D’altronde se il suggerimento arriva dalla regina del clubbing notturno, non ci resta che darle credito. In alternativa, se proprio pensate di non farcela, c’è invece il metodo più soft della modella Miranda Kerr: «Prima mi faccio una doccia, poi mi spruzzo un po’ di Calming Lavender Mist di Kora Organics (brand beauty organico da lei fondato) su tutto il corpo e mi metto due fette di cetriolo fresco sugli occhi», ha spiegato a Vogue Australia. «Anche una nuotata nell’oceano o un bagno turco con olio di eucalipto possono davvero fare miracoli». Se non si avesse a disposizione l’oceano, anche una piscina vicino casa potrebbe bastare.

OBIETTIVO: SOPRAVVIVERE
Perché l’obiettivo è uno solo: rimediare a una nottata insonne e a base di sregolatezze, come può essere l’ultima notte dell’anno, presumibilmente ad alto tasso alcolico. Hangover, la chiamano gli inglesi, ovvero “stato poco vigile” cui occorre porre rimedio. Ricordate Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany quando si sveglia il mattino dopo la festa nel suo appartamento, con mascherina sugli occhi e distesa sul letto incapace di sollevarsi? Ecco, l’1 gennaio potreste ritrovarvi così, con tanto di nausea, mal di testa, spossatezza generale accompagnate da pelle secca e disidratata, occhiaie e borse, rossori e grigiori sul viso che necessitano di rimedi su più fronti, a cominciare da una buona idratazione, da dentro e da fuori.

IDRATARE
Si può cominciare la giornata con un bicchiere di acqua e limone, per ristabilire l’equilibrio alcalino dell’organismo. E continuare durante il giorno bevendo molta acqua e succhi ricchi di vitamine e principi attivi reidratanti. Per la pelle secca, arrossata, utilizzare creme e maschere a base di ingredienti e principi attivi in grado di trattenere l’acqua sulla superficie della pelle, come acido ialuronico, squalene, glicerina. Il dermatologo Joshua Zeichner afferma: «Mentre la pelle è normalmente in grado di auto-ripararsi, la mancanza di sonno e il consumo di alcol ne favoriscono invece la disidratazione con conseguente secchezza, infiammazione e desquamazione con prurito». Da qui l’esigenza di prodotti lenitivi e riparatori, oltre che anti-ossidanti.
Riparare e proteggere
Un’altra conseguenza dell’eccessivo consumo di alcol infatti è la perdita da parte dell’epidermide delle sostanze in grado di proteggerla dai radicali liberi. Sì dunque a creme, sieri e maschere anti-ossidanti a base di vitamina C e ceramidi. Sempre il dott. Joshua Zeichner consiglia: «Gli antiossidanti contenuti nell’acqua di cocco hanno dimostrato di contribuire a migliorare i sintomi da hangover, mentre i probiotici aiutano la pelle infiammata calmandola e riportandola uno stato più ottimale».

SGONFIARE E DRENARE
L’alcool poi, si sa, è causa di ritenzione di liquidi e gonfiori. A parte il corpo, che smaltisce i liquidi in eccesso quando si beve molto, soprattutto succhi detox e drenanti, gli occhi subiranno le peggiori conseguenze con borse e occhiaie, frutto anche di una cattiva circolazione. Armatevi dunque di prodotti a base di caffeina drenante e, possibilmente, con punta roll on in metallo, decongestionante. In alternativa, fate degli impacchi con fondi di caffè. Da evitare invece la caffeina per tutto il giorno, per non sovraccaricare ulteriormente il fegato, già impegnato nello smaltimento delle scorie della sera precedente. E poi maschere da tenere sul viso durante il giorno, detossinanti, idratanti e decongestionanti e sleep pack per la notte, per essere sicure di ritrovarvi, il mattino successivo con la pelle a posto. E poi spray energizzanti da spruzzare sul volto durante il giorno, a base di acqua termale. Senza dimenticare una pulizia profonda, che quasi sicuramente avete omesso di effettuare la sera precedente, con acqua micellare bifasica o spazzole detergenti ultrasoniche. Se ne avete, passate sul viso uno di quei device high tech in grado di stimolare la circolazione e ridare una carica energetica alla pelle.

RIMEDI “ALTERNATIVI”
Alcuni studi effettuati dall’Australia’s Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO) suggeriscono che bere succo di pera asiatica prima di una notte fuori può alleviare i sintomi da eccesso di alcol poiché alcuni componenti della pera sono enzimi chiave nel buon funzionamento del corpo aiutandolo a metabolizzare l’alcol più velocemente. Solo, dovete berlo prima. Ma tra i rimedi più strani c’è anche il cerotto anti-hangover, come il Bytox, in vendita in Inghilterra, da applicare sulla pelle circa 45 minuti prima che la festa abbia inizio e in grado di alleviare i sintomi. E poi ci sono bevande che riequilibrano le sostanze perse durante la sbronza e aiutano l’organismo a disintossicarsi dall’alcol, se bevute durante o subito dopo. Non si sa quanto efficaci. Ma, nel caso, potete sempre riempire il lavandino di acqua gelata e immergervi la faccia, come Kate Moss.

 

Fonte: Repubblica.it

Le star e i loro look: promosse e bocciate del 2017. Successi, errori e segreti dai red carpet

facile pensare che l’equazione star + red carpet + grandi stilisti sia senza margine di errore. Ma ogni anno, invariabilmente, ci troviamo a stilare non solo la classifica delle dive più eleganti dell’anno ma anche quella delle star peggio vestite. Quest’anno la classifica delle meglio vestite del 2017 vede protagoniste 40 celebrities, da Gisele Bündchen a Beyoncé, da Charlize Theron a Scarlett Johansson. Mentre quelle che hanno sbagliato look sui red carpet sono 40, da Jessica Biel a Dakota Johnson. Ma ci sono dive come Rihanna, Julianne Moore o Nicole Kidman che compaiono in entrambe le classifiche. Eppure raramente una diva indossa abiti che non siano veri capolavori di sartoria. E quindi, dove sta l’errore?
Semplice, l’equazione fallisce quando le celebrities inseguono le tendenze più che quello che sta davvero loro bene. Un errore, purtroppo, comune a molte donne.

La vera eleganza, infatti, non risiede nel portafoglio ma nel conoscere bene il proprio corpo, i propri colori, il proprio portamento. E nel saper evitare le cadute di stile. Come ben insegnava Coco Chanel, simbolo massimo dello chic parigino:

Alcune persone pensano che il lusso sia l’opposto della povertà. Non lo è. È l’opposto della volgarità.
Questi fattori sono quelli che determinano un fallimento o un successo estetico. Poi certo ci possono essere le bizzarrie degli stilisti (ne sa qualcosa Rihanna, andate a vedere il suo look al Met Ball di quest’anno) che a volte sembrano ingegnarsi per vestire le donne come fossero clown di un film horror di serie B. Ma in realtà quello che noi vediamo sul red carpet, e che poi commentiamo per mesi quando si tratta di eventi importanti come gli Oscar, il Met Ball o i Golden Globes, è frutto di un lavoro complesso e – come rivelano alcuni insider – di transazioni economiche non indifferenti. Vediamo tutti i segreti dei red carpet nel dettaglio.

Prima parte: gli stylist a caccia di abiti
Ogni attrice che si rispetti si fa consigliare in fatto di look dagli stylist. Alcuni di loro sono dei veri guru del settore, come Rachel Zoe, la più potente nell’ambiente al punto di diventare una star lei stessa e un’apprezzata stilista. Il lavoro degli stylist delle star inizia mesi prima dei grandi eventi: seguono tutte le sfilate (di persona ma anche sui siti dove riescono a studiare con più calma i dettagli degli abiti) di Milano, Parigi, Londra e New York. Quindi contattano le grandi case di moda per cominciare a selezionare gli abiti e gli accessori che interessano di più. L’importante, quando si deve vestire una diva per un grande evento come gli Oscar, è non iniziare la ricerca dell’abito troppo presto (in gergo viene definito “jinxing it”) ma nemmeno all’ultimo minuto.
Appena una star viene nominata per uno dei grandi festival o eventi (dal Festival di Venezia agli Oscar) la corsa ai look inizia a entrare nel vivo. All’attrice vengono presentati anche 50 abiti da provare prima di trovare quello giusto, spesso divisi per colore, come un arcobaleno.

Ci sono due possibilità per le grandi attrici che devono presenziare agli eventi top: primo, possono scegliere di prendere in prestito un abito dalla collezione di uno stilista famoso e gli abiti – è bene sottolinearlo – devono sempre essere restituitinel giro di 48 ore. Anche i gioielli, spesso preziosissimi, sfoggiati sui red carpet sono quasi sempre prestati. In questo caso vengono scortati negli hotel delle dive dalle guardie del corpo che non li perdono mai di vista e li recuperano appena la star lascia il luogo dell’evento. Un’altra opzione per le dive è indossare qualcosa disegnato appositamente per loro. “In questo secondo caso nessuno mostra l’abito prima” spiega una stylist, “lo stilista stesso non manda foto ma solo bozzetti disegnati alla star, in modo che non ci possano essere fughe di notizie tutto viene mantenuto top secret fino al giorno dell’evento”.

La “guerra” tra brand per vestire le star
Ovviamente l’abito può essere indossato da una sola diva allo stesso evento e questo complica le cose. Anche perché nell’era di Internet accorgersi che due attrici sono vestite uguali ha una ricaduta mediatica immediata e negativa sia per lei sia per lo stilista che la veste. Si apre una sorta di guerra fredda tra i brand per vestire le donne più famose e lo stesso vale per le case di gioielli. La competizione è altissima anche perché le dive non sono costrette a indossare l’abito richiesto e quindi fino all’ultimo l’incognita rimane. Ricordate il “caso Anne Hathway”? Nel 2013 agli Oscar la diva doveva essere vestita in bianco da Valentino ma all’ultimo minuto si è presentata in un abito rosa di Prada. Motivo? Aveva scoperto che Amanda Seyfried, sua partner nel film Les Miserables, avrebbe indossato un abito bianco di Alexander McQueen con una linea che poteva ricordare quella del suo abito e temeva l’imbarazzo mentre ritirava la statuetta come migliore attrice non protagonista. La sua stylist, la potentissima Rachel Zoe, aveva risolto il problema last minute sollecitando Prada.

Ma c’è chi è disposto a pagare
Se uno stilista ci tiene particolarmente a vestire un’attrice può arrivare a fare di tutto per accontentarla. La stylist di Julianne Moore, Leslie Fremar, ha raccontato che una volta Chanel le ha spedito con un volo privato da Parigi a New York 5 o 6 abiti da provare per un evento importante. Ma in realtà la scelta di un abito è un business tale che si arriva anche a pagare per far indossare un certo vestito (e quindi un brand). E tenete conto che per grandi eventi come gli Oscar o i Golden Globes le dive indossano abiti diversi per la serata e per la festa post evento, raddoppiando così il lavoro degli stylist. Jessica Paster, stylist di molte star come Emily Blunt o Miranda Kerr, nel 2015 ha rivelato ai media, tra cui The Cut e Hollywood Reporter, che le star vengono pagate per indossare certi abiti. “Se un abito sta male a un’attrice nessuno stilista sarà disposto a pagare. Ma se l’abito sta bene e la diva lo indosserebbe comunque perché non dovrebbe farsi pagare per farlo?” ha dichiarato. Le cifre rivelate all’epoca da Paster sono dai 100.000 ai 250.000 dollari per l’attrice e da 30 fino a 50.000 dollari per la stylist. D’altronde, per lo stilista è molto vantaggioso: avere una star, magari nominata o premiata, che sul red carpet racconta a tutti di chi è il suo abito, è una pubblicità incredibile che viene ripresa dai siti e dai giornali di tutto il mondo. È così che molto spesso le vendite si impennano arrivando – nel caso di celebrities come Kate Middleton o Rihanna (e ora anche Meghan Markle) – a vedere sold out nel giro di poche ore abiti anche molto costosi. Il problema però è che solo i più grandi possono investire cifre simili e quindi gli emergenti raramente vedono i loro abiti sui red carpet.
Chi difende questo sistema e chi no
A difesa di questo sistema è sceso in campo Brandon Maxwell, uno che se ne intende. Lo stylist di Lady Gaga, diventato a sua volta stilista, ha spiegato che non c’è da stupirsi visto che Hollywood è sinonimo di business. Pagare per far indossare abiti non è scandaloso. Anzi, secondo lui il guadagno per la star è doppio: “Se una diva indossa un bell’abito di un grande stilista, e viene inserita nelle classifiche delle meglio vestite, questo può far venire in mente a un altro stilista di contrattualizzarla come testimonial”.

Tutti contenti dunque? Non sempre, se si pensa allo scalpore suscitato agli oscar 2017 da Karl Lagerfeld che aveva accusato Meryl Streep di non aver indossato l’abito di Chanel che stava disegnando per lei perché un altro stilista l’aveva pagata per indossare un suo modello. La diva si era indignata accusandolo di diffamazione ed esigendo le scuse e Lagerfeld aveva ritirato la cosa spiegando di aver ricevuto informazioni sbagliate. Ma ormai la notizia era stata coperta dai media di tutto il mondo svelando una situazione non sempre serena intorno ai look delle star. Stesso problema quando una star si ostina a voler indossare l’abito di uno stilista senza tener conto se è adatto al suo fisico e finisce nella classifica sbagliata. “Tutte vogliono affrontare il red carpet indossando Versace, Armani o Valentino” spiega una stylist. “Ma non tutte sono in grado di rendere giustizia a un abito di haute couture. Lì il danno è per tutti: per lei, per il brand ma anche per lo stylist che rischia di perdere il lavoro per aver mal consigliato la sua cliente”.
Jennifer Lawrence in Dior agli Oscar 2016
Jennifer Lawrence in Dior agli Oscar 2016
QUANDO LA DIVA È TESTIMONIAL
Infine, l’ultima variabile nel discorso abiti&star è quando una diva ha un contratto di esclusiva con una maison. Questo vuole dire che la star non deve indossare abiti della casa 365 giorni all’anno, ma per i grandi eventi sicuramente sì. Ad esempio Jennifer Lawrence e Dior sono stati legati da quando l’attrice è diventata una star e grazie agli abiti elegantissimi della maison Jennifer è spesso riuscita a superare la goffagine che l’aveva resa famosa nei suoi primi red carpet (note le sue cadute riprese dai media). E si vocifera, come rivelato da E! News, che il suo contratto si aggiri intorno ai 15-20 milioni di dollari. Lawrence ha indossato abiti Dior agli Oscar 2014 e 2016 ma ha scelto abiti di Tom Ford e Alexander Wang per gli after-party. Un modo per non compromettere i legami anche con futuri partner. Certo, non tutte riescono a strappare contratti come il suo ma appare sempre più chiaro che moda&business sono legati a Hollywood. E oggi forse guarderemo con occhi diversi i look delle dive sui red carpet di tutto il mondo.

 

Fonte: Repubblica.it

Il gran ritorno del cappello di lana

L’ accessorio a cui non bisogna rinunciare questo inverno è il cappello di lana. Perfetto per tenerci al caldo è stato sdoganato da tempo da stilisti e it girl e si è trasformato in un accessorio galm. Come lo devi scegliere per essere cool anche nel 2018? Con maxi risvolto o a cuffietta lavorata ai ferri. Via libera poi ai messaggi macro o alle stampe come visto sulle passerelle di Tommy Hilfiger, Versace, Gucci. E per renderlo unico divertiti a decorarlo con spille e adesivi. A questo punto il tuo cappello in maglia sarà perfetto sia indossato con capi street sia a contrasto con look eleganti. Continua a leggere…

La valigia perfetta per andare in montagna

Finalmente sono arrivate la vacanze. E la meta più desiderata è sicuramente la montagna. Noi ti aiutiamo a preparare la valigia perfetta che punta su pochi pezzi ma indispensabili e dall’indiscutibile sapore fashion, Infatti non è detto che per stare calde e comode si debba rinunciare all’eleganza! E allora nella tua valigia non possono mancare una maschera da sci antigelo e antiriflesso, completi termiciconfortevoli e pratici, maglie in pile per stare calde, guanti comodi per sciare, un casco per proteggerti dalle eventuali cadute. E poi sci, scarponi e tavole da snowboard di ultima generazione. Non manca nulla per garantirti una vacanza speciale e fashion – continua a leggere..

Simon & the Stars: le previsioni del 2018 per cambiare vita, segno per segno

Se vuoi dare una marcia in più alla tua vita e attuare quella svolta che fino ad ora ti sembrava infattibile, il nuovo anno è l’occasione giusta per farlo. Parola di Simon & the Stars, l’astrologo più amato del web, che da poco ha pubblicato il suo nuovo libro “L’Oroscopo 2018. Il giro dell’anno in 12 segni” (Mondadori, 15,90 euro).
Ad innescare una potente trasformazione sarà Urano, pianeta del rinnovamento e fermo dal 2011 nell’Ariete, nel 2018 si sposta nel Toro e crea occasioni rivoluzionarie per tutti. “Urano è il pianeta dei grandi cambiamenti, ma soprattutto è l’araldo di valori come indipendenza, libertà ed emancipazione” spiega Simon. “È il Prometeo dello Zodiaco, il titano che ruba il fuoco agli dei per consegnarlo agli uomini e così facendo rappresenta quello scatto di intraprendenza per cui, nel bene e nel male, ognuno di noi torna pienamente in possesso del timone delle proprie decisioni, assumendosi le responsabilità delle proprie scelte. Ognuno è faber fortunae suae dice Urano, rimescolando le carte per fornire all’intero Zodiaco i giusti assist per liberarsi da situazioni vissute come costrizioni”.

Ma come si fa a sfruttare al meglio questo transito?
“Innanzitutto entrando in una modalità di pensiero aperta e possibilista”, afferma l’esperto. “Non ci sono traguardi troppo alti, cambiamenti troppo difficili, o desiderio fuori dalla nostra portata. Ma allo stesso tempo è un Urano in Toro, il segno della concretezza e del senso di realtà. È un invito a metterlo in atto il cambiamento, un passo dopo l’altro, anziché viverlo come un sogno astratto o come un desiderio frustrato. Urano in Toro dice: ‘smetti di immaginarlo: fallo!’. Ma anche: cerca il modo concreto per mettere a terra un sogno, per calarlo nel mondo della realtà”, afferma l’astrologo.

ARIETE
La rivoluzione dell’Ariete si gioca nella sfera delle finanze: nel 2018 cambiano le prospettive di guadagno, con la possibilità di “mettere a reddito” nuovi talenti e inclinazioni. Molti accosteranno al lavoro di sempre un’attività secondaria, creativa o imprenditoriale, che dalla primavera potrebbe iniziare a mostrare i primi frutti anche economici. In amore, è l’anno dei grandi progetti: per alcuni arriva il momento di confermare una promessa con un sì più solenne, di accogliere un primo figlio o andare a vivere insieme. Chi vive una relazione “a metà” (con una persona incostante o impegnata) sente che si avvicina il momento di dare una svolta alle cose. Basta toni di grigio: o tutto o niente.

TORO
Nel nuovo anno, il Toro trasforma radicalmente la propria immagine personale, spazzando via tutto ciò in cui non si rispecchia più. Adotta un nuovo look, più deciso e sicuro, che rappresenta solo l’aspetto più epidermico di una più profonda rivoluzione interiore. Rompe il recinto di vecchie (auto)definizioni e si mette più in gioco, si lancia nelle cose senza lasciarsi frenare dal timore del fallimento o del giudizio altrui. In campo lavorativo, torna la voglia di darsi nuove occasioni, di accogliere la sfida di un cambiamento o di rinnovare un lavoro ormai privo di slanci. In amore, esce dalle “quinte” e torna a vivere la coppia con maggiore “protagonismo”.

GEMELLI
La rivoluzione dei Gemelli è una vera e propria “riprogrammazione” che libera dalle “scorie” di questi due anni terribili con Saturno contro. Urano spazza via le paure, i condizionamenti e soprattutto il freno del pessimismo. Illumina alcuni angoli bui di quel prezioso scrigno di tesori, talenti ed inclinazioni (spesso non abbastanza compresi e valorizzati) che è l’inconscio. Per questo, il 2018 per molti Gemelli è un anno di vocazioni, ispirazioni e colpi di genio che mostrano nuove strade mai considerate prima. Ma la rivoluzione più grande per i Gemelli è che dopo anni di fatiche e compromessi, si riappropriano della possibilità di scegliere la strada che preferiscono percorrere.

CANCRO
Nel nuovo anno, il Cancro rivoluziona il proprio atteggiamento verso la vita. Dopo anni giocati in difesa, torna a giocare in attacco con nuovi obiettivi e prospettive più larghe. Cambiano le amicizie, si espandono e si diversificano le collaborazioni, offrendo soprattutto a liberi professionisti ed imprenditori un ventaglio di nuove opportunità. Ma la rivoluzione più grande il Cancro la compie probabilmente con tutte quelle situazioni che in passato ha accettato solo per paura di non poterne fare a meno. Come Spartacus, si libera di un lavoro che non lo appaga più, o di una relazione che è diventata una stampella e, così facendo, si concede l’occasione per una nuova felicità.

LEONE
La rivoluzione del Leone riguarda la carriera: dopo anni di “provini sfortunati”, arriva per molti nati del segno la grande occasione per dare una svolta al lavoro. Ma proprio come in La La Land, il successo potrebbe arrivare in un “luogo” diverso (in un’azienda o in un contesto differente, in un’altra città). Per questo, molti Leoni in primavera potrebbero trovarsi a un bivio: da un lato c’è il trono impolverato delle strade già battute in passato, che garantiscono una serie di sicurezze ma che non permettono quel salto di qualità. Dall’altro c’è una strada nuova, in buona parte ancora da costruire e da inventare, che può diventare però il trampolino di lancio in una vita più appagante.

VERGINE
Nel 2018, la Vergine cambia polarità: dopo due anni investiti sugli altri (casa, famiglia e lavoro in primis), torna a puntare su se stessa sotto un cielo che (metaforicamente ma anche letteralmente) parla di esplorazione e di espansione verso orizzonti più vasti. C’è chi ricomincia a viaggiare, chi cerca nuovi stimoli, chi valuta un trasferimento all’estero, chi tenta imprese che negli scorsi anni sembravano fuori portata. “Conquista” è la parola-chiave che fa da fil rouge a questo desiderio di riscoperta, grazie al quale la Vergine, proprio come Colombo, può trovare molto più di quanto non immagini di cercare. Per poi sorprendersi di quanto vasta sia la geografia del proprio talento.

BILANCIA
Sono anni che la Bilancia sta silenziosamente ponendo le basi per una rivoluzione che ha per obiettivo un maggiore protagonismo. Dopo essersi sbilanciata sul partner (sulla sua carriera, sulle sue aspirazioni) fino a perdere di vista se stessa, ora torna al centro della scena. Nel nuovo anno, infatti, molte Bilance riprenderanno a lavorare dopo una maternità o dopo un periodo di dedizione alla famiglia, raggiungendo così una maggiore indipendenza economica. O si concederanno l’occasione per un cambiamento o per una nuova partenza sul lavoro. Ma la vera rivoluzione avviene dentro: la Bilancia torna a credere in se stessa e smette di cercare nell’altro la conferma del proprio valore.

SCORPIONE
Lo Scorpione sta cambiando pelle, e spesso sono proprio le relazioni affettive a fare da specchio a questa profonda trasformazione interiore. Un nuovo amore, magari con una persona fuori dalla cerchia o lontana dai canoni abituali, potrebbe mostrare con maggiore chiarezza i lineamenti di un’immagine personale in evoluzione. Cambia il modo di stare in relazione con l’altro. Alcuni amori iniziano ad andare stretti, segno evidente che la geografia dei tuoi desideri e delle tue esigenze sta cambiando. Nelle coppie più rodate, il partner potrebbe ricevere un’offerta di lavoro che punta verso un’altra città e richiede qualche riflessione: te la senti di mollare tutto per seguirlo?

SAGITTARIO
Quella del Sagittario è una rivoluzione delle abitudini: da un banale cambio di orario o sede al lavoro, a un trasferimento che spinge ad inventarsi una nuova vita, Urano rimescola le carte della quotidianità. Dopo due anni “al palo” con Saturno in casa, arriva il momento per il Centauro di liberarsi di pessimismi e rigidità mentali (tipiche “scorie” del pianeta con gli anelli) e ripartire al galoppo sulla scia di un nuovo senso del possibile. Urano permette al Sagittario di rialzare la testa, sbirciare fuori dalla trincea e tornare a seguire le proprie aspirazioni anziché, come negli scorsi due anni, il binario di doveri, responsabilità ed esigenze degli altri.

CAPRICORNO
Quella che si sta preparando nel cielo del Capricorno è una rivoluzione di occasioni fortunate per esprimere talento e creatività. Il lavoro torna a essere una ribalta sulla quale mostrare il proprio valore e non più, come in passato, una montagna da scalare a mani nude per raggiungere la vetta che appare e scompare tra le nubi di imprevisti e probabilità. Maggio è mese di promozioni a sorpresa che ripagano di anni di grandi fatiche. Ma per molti la vera rivoluzione riguarda il cuore, soprattutto per chi l’ha appeso al chiodo dopo una delusione. Nel nuovo anno ci sono incontri che spazzano via sfiducia e diffidenza, innamoramenti a sorpresa, e nuovi progetti per le coppie.

ACQUARIO
Il 2018 è l’anno delle grandi rivoluzioni per l’Acquario. Nulla è dato per scontato, tutto può essere cambiato, migliorato, rilanciato. Alcuni cambiamenti riguardano la casa, con possibili traslochi, trasferimenti, ristrutturazioni. Altri riguardano il lavoro, con decisioni che spazzano via le (non)scelte del passato, le strade imboccate solo per non deludere un’aspettativa altrui. Il nuovo anno spezza il limbo d’indecisione di chi ha trascorso gli ultimi anni facendo la spola tra due lavori, tra due città, in alcuni casi anche tra due amori. L’invito del 2018 è chiaro: scegli dove vuoi stare. Metti a fuoco l’alternativa migliore per te e imbocca quella strada con fiducia e determinazione.

PESCI
La rivoluzione dei Pesci riguarda il loro approccio alla vita: finalmente trovano il giusto equilibrio tra realismo e immaginazione, sono in grado di seguire un sogno senza perdere di vita i paletti di concretezza necessari alla sua realizzazione. Termine il durissimo training con Saturno, che negli ultimi due anni ha mostrato loro il cartellino giallo ogni volta che (in amore o sul lavoro) si sono lasciati trasportare da un’illusione o hanno preso sottogamba gli aspetti pratici ed economici di un’iniziativa. Ora sono pronti a cavalcare questo 2018 di grande ricostruzione: il lavoro riparte, il cuore si apre a nuovi amori. E, questa volta, al bando persone impegnate, confuse o senza prospettive!