Guida remise en forme: i consigli giusti per dimagrire, sgonfiarsi, combattere la cellulite e ritrovare le energie

OBIETTIVO 1: SGONFIARE
Cibi ricchi di fibre per la flora batterica
Mai come quando ci si prepara ad indossare il costume per il mare ci rendiamo conto che – al di là dei chili di troppo – siamo gonfie. Come mai? E soprattutto come rimediare? “Spesso il gonfiore è causato da un cattivo stato di salute della nostra flora batterica intestinale – spiega Nadia Gulluni, etnobotanica e biologa nutrizionista. Ecco perché è corretto anche consumare cibi ricchi di fibre che nutrono i batteri buoni della flora intestinale. Tra questi alimenti ci sono carciofi, cavoli e carote; tra la frutta, mele, pere e kiwi; legumi come ceci, lenticchie e piselli, e il topinambur

 

Cibi anti-gonfiore
Per sgonfiare pancia e gambe, poi, scegliamo finocchi, verdure a foglia verde, asparagi, cetrioli, insalata, pomodoro e barbabietola, mele, ananas e mirtilli. “La frutta – avverte Gulluni – è sempre bene mangiarla agli spuntini e non dopo i pasti proprio per evitare fenomeni di fermentazione intestinale che provocano gonfiore. Pesce magro come merluzzo, meglio cotto a vapore e carni bianche cotte sulla piastra o senza grassi aggiunti”. Tra i cereali prediligere l’orzo che facilita il transito intestinale evitando la formazione di processi fermentativi e conseguente gonfiore.

Gli alimenti da cui stare alla larga
Non è solo questione di cibi giusti da portare in tavola. Per evitare gonfiori ci sono anche alcuni
alimenti da evitare: “I dolcificanti come xilitolo, presenti in gomme da masticare e spesso causa di gonfiore addominale, ma anche di aumento del senso di fame, fritti e pasti troppo elaborati o con soffritti, difficili da digerire e che per questo rallentano il transito intestinale provocando gonfiore” spiega l’esperta. E i legumi? “Se non siamo abituati a consumarli è meglio iniziare a mangiare lenticchie arancioni che sono decorticate, quindi prive di quella pellicina responsabile del gonfiore. Oppure passarli al passaverdura”. Evitare anche acqua e bibite gassate, pane con la mollica o poco cotto e carboidrati troppo raffinati.

Tisane al finocchio
Molto utili poi, sono le tisane a base di frutti di finocchio, meglio ancora se abbinati a cumino, anice verde e carvi. “Hanno un’azione antifermentativa intestinale e antimeteorismo molto importante – spiega l’esperta. Si beve dopo i pasti e si possono aggiungere anche delle foglie di menta per renderla più dissetante e rinfrescante, soprattutto d’estate. Si può bere anche fredda”.
Per preparare questa tisana antifermentativa servono: 20 g di semi di finocchio; 10 g di semi di anice verde; 10 g di semi di cumino e 10 g di semi di carvi. In 250 ml di acqua fredda si aggiunge 1 cucchiaio di tisana, si copre e si porta a bollore per 2 minuti, si spegne il fuoco e si lascia sempre coperto, in infusione per 10 minuti. Si filtra e si beve, si possono aggiungere anche delle foglie di menta fresca per renderla più rinfrescante.

OBIETTIVO 2: DIMAGRIRE

Alimenti integrali per saziarsi prima
Se, invece, il problema non è solo il gonfiore ma proprio un eccesso di peso, allora bisogna mettere a punto un piano alimentare più completo. “Un aiuto importante nella perdita di peso ci arriva dagli alimenti integrali che favoriscono un maggior senso di sazietà, ma con un apporto calorico minore rispetto ai corrispettivi alimenti raffinati” spiega Gulluni. È il caso di pasta, pane e riso. Nella versione integrale, la presenza della fibra ci permette di consumare questi alimenti anche quotidianamente anche se siamo a dieta. “La fibra infatti, assorbe una parte degli zuccheri e grassi presenti normalmente negli alimenti e nei piatti che abbiamo preparato, zuccheri e grassi che verranno poi rilasciati gradualmente nell’arco della giornata, prolungando così il nostro senso di sazietà”.

Insalate di pasta integrale
Portiamo in tavola, quindi, pasta, pane e riso integrali e visto che è estate prediligiamone il consumo in insalate di pasta, riso o patate. In questo modo l’indice glicemico (il contenuto in zuccheri) di questi alimenti è più resistente alla digestione e quindi meno facilmente assimilabile. “Questo significa – precisa la nutrizionista – che riusciamo a tenere sotto controllo l’indice glicemico non solo di questi alimenti, ma anche dell’intero pasto. Tenere sotto controllo l’indice glicemico di un pasto è il primo passo per riuscire a perdere peso con maggiore facilità”. Tra i cereali prediligiamo quelli in chicco in versione integrale come orzo, farro o pseudocereali come quinoa e grano saraceno. È importante avere una buona massa magra (che fa dimagrire) e per questo possiamo consumare pesce, carni magre e in particolare carni bianche, uova, semi oleosi (mandorle, noci e nocciole), formaggi magri, tofu e legumi. I legumi sono un’ottima fonte proteica e di carboidrati, ma anche di fibre, ecco perché sono degli ottimi alleati nelle diete dimagranti.

Verdure crude come antipasto e frutta con la buccia
Per questo motivo è anche sempre bene iniziare il pasto con una porzione di verdure crude come finocchi, sedano (ricchi di fibre), ma anche rucola, carciofi, radicchio rosso e carote. “La frutta – prosegue Gulluni – è bene consumarla preferibilmente con la buccia (fonte di fibre) e in particolare pere, fragole, nespole, albicocche, ma anche kiwi per il loro elevato contenuto di acqua e basso apporto calorico”. Da limitare, invece, il consumo di frutta particolarmente zuccherina come fichi, uva e banane.

La ‘tisana saziante’ per gestire gli attacchi di fame
Spesso quando ci si mette a dieta, possiamo avere degli attacchi di fame nervosa e incontrollabile. Come uscirne senza fare danni e perdere i sacrifici fatti? Nel libro “Erbe da bere” (Editore Tecniche Nuove), la nostra esperta propone una tisana saziante con melissa e malva. “Lo scopo di questa tisana – ci spiega – non e? ovviamente quello di voler sostituire un pasto, ma di aiutare a tenere a bada la fame nervosa che spesso porta a mangiare in continuazione, senza nemmeno rendersene conto. Ha una funzione puramente meccanica, prolunga il senso di sazieta? perche? le mucillagini a contatto con l’acqua si gonfiano aumentando di volume e distendono le pareti dello stomaco come se fosse pieno di cibo (stimolo meccanico), prolungando cosi? il senso di sazieta?”. Servono 40 g di fiori e foglie di malva e 10 g di foglie di melissa che vanno miscelati insieme. Poi si prepara un infuso, mettendo 20 g (3 cucchiai abbondanti) di questo mix in 1 litro di acqua bollente. Si copre e si lascia in infusione per 20 minuti. Trascorso il tempo si filtra, non si dolcifica e si beve nell’arco della giornata tra un pasto e l’altro o piu? in generale lontano dai pasti. “Per renderla un po’ più estiva si può aggiungere la scorza di limone e servirla fredda con del ghiaccio” conclude Gulluni.

OBIETTIVO 3: CELLULITE SOTTO ATTACCO

Meno sale, più spezie
La cellulite è causata da diversi fattori, alcuni definiti primari come stress, squilibri ormonali ed ereditarietà e altri definiti secondari come un’eccessiva sedentarietà e una scorretta alimentazione, spesso troppo ricca in grassi e sale responsabili di ritenzione idrica e di accumulo di cuscinetti adiposi proprio su fianchi, cosce e sedere. “È importante innanzitutto ridurre il quantitativo di sale che introduciamo nella nostra alimentazione sia con gli alimenti che quello che utilizziamo per cucinare, in modo da ridurre la ritenzione idrica. Per cui prediligiamo l’uso di erbe e spezie per insaporire i nostri piatti al posto del sale e del classico dado da cucina” suggerisce Gulluni. Tra le erbe aromatiche possiamo utilizzare basilico, alloro, timo, maggiorana e rosmarino, mentre tra le spezie zenzero, curcuma e curry. Prediligere verdure iposodiche (ovvero verdure con un basso contenuto di sodio che favoriscono la diuresi): peperoni, pomodori, asparagi, bietole, verdure amare come cicoria, tarassaco, indivia e melanzane e radicchio.

Frutta e verdure ricche di potassio
È importante anche mantenere un buono stato di idratazione non solo bevendo acqua, ma anche consumando frutta ricca di acqua come angurie, meloni, fragole, nespole, ma anche ortaggi come cetrioli e zucchine. “Preferire alimenti ricchi di potassio che ci aiutano sempre a contrastare la ritenzione idrica: spinaci, albicocche, kiwi, legumi e in particolare i fagioli, banane e patate” prosegue la nutrizionista.

I nemici della culotte de cheval
Oltre al sale, ai dadi e ai vari insaporitori per alimenti (spesso ricchi di sale), vanno evitati anche la salsa di soia, ma anche carni e pesce in scatola o affumicati, insaccati e formaggi stagionati sempre per il loro eccessivo contenuto di sale. “Anche i prodotti da forno come crackers, grissini, brioches sono fonti nascoste di sale e grassi, soprattutto grassi trans più difficili da smaltire per il nostro organismo” ribadisce Gulluni. Evitare anche alcolici e superalcolici, così come succhi di frutta (è sempre meglio preferire frutta fresca) e dolci con creme per l’elevato contenuto di zuccheri, fritti e burro perché fonti di grassi saturi e come i grassi trans più difficili da smaltire.

Fango drenante all’equiseto
Molto utili in caso di cellulite sono sicuramente le tisane drenanti, ma c’è una ricetta casalinga che possa migliorare l’aspetto della nostra pelle donandogli un aspetto più compatto ed elastico? “Si possono usare dei fanghi preparati con argilla verde ed equiseto in polvere ricco di silicio che conferisce una maggiore elasticità alla nostra pelle – suggerisce Gulluni. A questi fanghi si può anche aggiungere una tintura madre o ancor meglio dell’olio essenziale di betulla per aggiungere anche un’azione drenante”. Si prepara miscelando 2 cucchiai di equiseto in polvere con 2 cucchiai di argilla verde. Aggiungere l’olio di sesamo, circa 2 cucchiai, amalgamare e poi aggiungere dell’acqua, circa 100 ml e 5 gocce di olio essenziale di betulla, 5 gocce di olio essenziale di limone e 5 gocce di olio essenziale di ginepro. “L’argilla favorisce l’eliminazione di scorie e tossine dalla pelle aumentando l’azione drenante, mentre gli oli essenziali hanno la funzione di favorire la circolazione e aumentare la diuresi. Miscelare il tutto, fino ad ottenere una pasta di consistenza cremosa facilmente spalmabile sulla pelle” suggerisce l’esperta. Distendere l’impasto ottenuto direttamente con le mani sulla pelle (se l’impasto risultasse troppo duro aggiungere dell’altro olio di mandorle dolci o sesamo) dalle caviglie fino ai glutei. Si avvolgono le gambe con la pellicola fino ai glutei e si lascia così in posa 20 minuti. A questo punto, ci si mette in doccia e con l’acqua si inizia a togliere i fanghi utilizzando però una spugna e praticando un massaggio circolare dalle caviglie fino ai glutei. Il massaggio deve esercitare una certa pressione in modo da stimolare l’effetto drenante.

OBIETTIVO 4: RECUPERARE ENERGIE

A caccia di Sali minerali
Spesso una scarsa idratazione accompagnata da un’eccesiva perdita di sali minerali (d’estate con il caldo sudiamo di più e perdiamo più sali minerali) ci può far sentire più stanchi e meno energici, così come anche un maggior accumulo di scorie metaboliche (prodotti di scarto normalmente prodotti dal nostro organismo), dovuto ad una lentezza da parte del nostro fegato nello smaltirle. “In questi casi – spiega Gulluni – può essere utile un’alimentazione che ci permetta il corretto reintegro di sali minerali come magnesio, potassio, calcio e ferro, ma anche che aiuti il nostro fegato a smaltire più facilmente le scorie metaboliche accumulate. Assolutamente sì, quindi a frutta e verdura in generale, per il loro elevato contenuto di acqua e sali minerali, in particolare carote, ciliegie, rucola, agretti, cavolo rosso, agrumi, ravanelli (questi esercitano un’importante azione depurativa sul nostro fegato) e barbabietole che proprio per il loro elevato contenuto in sali minerali (calcio, ferro, potassio, magnesio) ci aiutano a sentirci meno stanchi e più energici”.

Semi di zucca, pistacchi e banane
Sì anche a semi di zucca, girasole e sesamo per l’elevato contenuto di magnesio così come albicocche secche, datteri e fichi. Tra le proteine preferire carni bianche in particolare pollo, e legumi. “Importanti poi, sono gli alimenti ricchi di vitamine del gruppo B, vitamine importanti nel combattere la stanchezza: riso integrale, quinoa, germe di grano, pappa reale, pistacchi, verdure a foglia verde, yogurt, banane (ricche anche di potassio), pesce come il salmone, uova e yogurt” prosegue l’esperta.

L’estratto remineralizzante
Per fare il pieno di energia con vitamine e sali minerali il modo migliore è sicuramente il consumo di frutta e verdura fresca, ma se vogliamo abbinare anche un’azione depurativa e vogliamo essere sicuri di estrarre tutte le vitamine e sali minerali presenti in questi alimenti, l’estratto è un’ottima soluzione. “Inoltre – aggiunge l’esperta – l’estratto ci permette anche di consumare alimenti dal sapore più pungente, ma non da tutti apprezzato come quello dei ravanelli importanti per disintossicare il fegato”. Un estratto o una centrifuga remineralizzante e depurativa si prepara con 1 barbabietola, 2 ravanelli, 1 fettina di circa 1 cm di zenzero e 3 carote a cui aggiungere alla fine semi di zucca e girasole. Da bere a colazione oppure a metà mattina come spuntino.

Il debutto di Meghan Markle ad Ascot a fianco del principe Harry e della Regina

La duchessa di Sussex fa il suo debutto ad Ascot, dove arriva a bordo di una carrozza assieme al principe Harry, suo marito, e ai duchi di Wessex, ovvero il principe Edoardo e sua moglie Sophie.
Un battesimo importante per Meghan Markle perché quello all’ippodromo della cittadina del Berkshire è uno degli eventi più importanti dell’anno, nel Regno Unito, competizione sportiva ma anche di stile, poiché a tutte le signore presenti è richiesto di indossare un cappello (come vi raccontiamo nella nostra gallery sul tema). E i reali sono come sempre gli ospiti più attesi.
Per una tale occasione, ancora una volta Meghan sceglie un abito di Givenchy, maison francese guidata dalla fashion designer inglese Clare Waight Keller, cui già era stato affidato l’abito da sposa. Il vestito scelto per Ascot è bianco e molto castigato, abbinato a un copricapo di Philip Tracy, l’haute couturier di cappelli più amato da reali e nobili di tutto il mondo.
La carrozza su cui hanno viaggiato Meghan e Harry ha seguito quella della Regina, elegantissima in giallo accanto alla principessa Anna, ma al corteo hanno partecipato anche Carlo e Camilla e le principesse Eugenia e Beatrice, queste ultime con outfit degni dell’occasione: abito Osman, cappello Emily London e scarpe Valentino per la prima, e abito Claire Mischevani e cappellino di Juliette Botterill per Beatrice.
Grandi assenti sono il principe William, in visita ufficiale presso la James Place Foundation, e Kate Middleton, in congedo maternità.

 

Fonte: Repubblica.it

30, 40, 50, 60 anni: combatti la cellulite in base alla tua età

LA CELLULITE A 30 ANNI
Molto dipende dall’età d’esordio (che, per le influenze ormonali, spesso coincide con l’adolescenza), ma la cellulite di una trentenne non di rado è ancora relativamente “giovane”, ossia di primo stadio (edematosa), caratterizzata dalla tipica buccia d’arancia e da leggere increspature. Più spesso, però, è di tipo adiposo, ovvero una cellulite calda al tatto, compatta e associata al sovrappeso, anche lieve, che si manifesta con la tipica pelle “a materasso” su cosce, glutei, addome, fianchi. Il lato positivo: a livello biologico, la cute di una trentenne è ancora soda e, di conseguenza, capace di attenuare per un effetto ottico/contenitivo la buccia d’arancio.

La medicina estetica
Funzionano i trattamenti soft come l’Endospheres o microvibrazione compressiva, uno speciale e potente massaggio meccanico eseguito da un apparecchio con un manipolo dotato di sfere di gel di silicone rotanti, che viene fatto scorrere più volte dai piedi all’inguine. Le microvibrazioni riattivano non solo il microcircolo venoso e linfatico, ma anche la matrice connettivale, riducendo così il pannicolo adiposo e la linfa stagnante e tonificando la pelle. Occorrono almeno dieci sedute, da circa 80 euro l’una (www.endospheres.com).
Per la cellulite con componente adiposa prevalente, ma anche per la culotte de cheval e per il grasso localizzato su cosce e glutei, è indicata la criolipolisi: un freddo intenso (fino a -13 gradi), somministrato da speciali manipoli, innesca in modo totalmente indolore il processo di lipolisi, ovvero la distruzione delle cellule adipose (che vengono poi eliminate fisiologicamente dal corpo), senza danneggiare i tessuti circostanti e i vasi sanguigni. Tra le varie tecnologie oggi disponibili c’è Coolpro, che permette di ottenere una riduzione di grasso e cellulite del 20-30% dopo un solo trattamento. Può essere associato ad altre terapie, come le onde acustiche o la radiofrequenza, a seconda della problematica prevalente (tipo di cellulite, tessuti più o meno tonici). 3 sedute in media da circa 600 euro l’una.
Gli integratori
Per contrastare la buccia d’arancia della cellulite edematosa sono utili gli estratti botanici che drenano e stimolano il microcircolo, come ananas, ippocastano, ginkgo biloba, semi d’uva, corteccia di pino, ribes o altri frutti di bosco. Per la cellulite a prevalenza adiposa sono indicati, invece, i supplementi con estratti liporiducenti come il CLA (acido linoleico coniugato), che modula il deposito dei lipidi, ma anche il guaranà e il tè verde, che aumentano la termogenesi e favoriscono la lipolisi. In entrambi i casi il ciclo consigliato è di 2-3 mesi consecutivi.

Il fitness
Ideali tutte le attività aerobiche a basso impatto, in particolare la bicicletta o la cyclette reclinata (per 40 minuti), le camminate a ritmo intenso e la corsa leggera di almeno un’ora, 2-3 volte la settimana. Efficaci anche pattinaggio in-line, nuoto, acquagym.

LA CELLULITE A 40 ANNI
Dai 40 anni in su la cellulite, soprattutto se non trattata adeguatamente in età più giovane, può facilmente essere di tipo fibroso, uno stadio avanzato caratterizzato da piccoli granuli sottocutanei e indurimento dei tessuti e da cute fredda che duole al tatto. L’aspetto è una pelle a materasso con nodulini ben visibili su cosce, addome, fianchi e spesso anche sulle braccia. A evidenziare ancor di più l’inestetismo contribuisce anche il fisiologico calo ormonale (che influisce sulla genesi e sulla progressione della cellulite) e il cronoinvecchiamento, in particolare il rallentamento dell’attività dei fibroblasti che producono collagene, fibre elastiche e acido ialuronico: mancando l’effetto tensore e “contenitivo” della pelle, i “buchetti” dei tessuti fibrosi risultano ancor più evidenti.

La medicina estetica
Per modellare, tonificare e snellire i cuscinetti di grasso e attenuare visibilmente la cellulite più avanzata (fibrosa) sono utili le tecnologie che sfruttano l’energia delle onde acustiche per “distruggere” i piccoli e grandi accumuli adiposi e i setti fibrosi, tipici della pelle a materasso. Ciclo di 8-10 sedute da circa 115 euro l’una.
Altra tecnica utile è CELLU M6® ALLIANCE by LPG, che sfrutta la sinergia rullo/aletta motorizzati e l’aspirazione sequenziale per eliminare grasso e stimolare neocollagene, elastina e acido ialuronico, con un effetto rassodante e levigante della pelle che attenua la buccia d’arancia (da 10 a 40 minuti da 25 a 90 euro; www.endermologie.com/it/).
Per rimodellare le braccia, efficace e rodata è la carbossiterapia: microiniezioni di anidride carbonica che drenano, ricompattano e sciolgono le cellule di grasso più superficiali (da 10-15 sedute; circa 100 euro l’una, www.carbossiterapia.it) da associare, se la pelle è molto rilassata, alla radiofrequenza monopolare che, grazie al calore controllato, accorcia le fibre della pelle e stimola il neocollagene (4-5 sedute da 150 euro circa l’una).
Gli integratori
La risposta rimodellante “in pillole” arriva da integratori che, oltre a contenere principi attivi drenanti e destoccanti dei grassi, ricompattino la pelle e che, in più, apportino sostanze antinfiammatorie, come gli Omega 3 e 6. Il collagene puro e la vitamina C, invece, aiutano a rassodare e a rinforzare le strutture di sostegno della pelle, così come l’acido alfalipoico, che neutralizza l’azione distruttiva dei radicali liberi su collagene ed elastina (cicli di 2-3 mesi).

Il fitness
Anche per la cellulite delle over 40 le attività sportive più mirate per contrastare la cellulite, soprattutto su fianchi e cosce, sono la corsa, lo step, il running, insieme agli esercizi aerobici di media-lunga durata che, oltre a drenare, inducono il corpo a utilizzare il metabolismo lipidico, aumentando il dispendio energetico e contrastando il deposito dei grassi. Un allenamento tipo è eseguire 5-6 esercizi intensi intervallati: ad esempio 1 minuto di cyclette o corsa veloce alternato a un minuto lento. Oppure saltare la corda mantenendo una frequenza elevata senza interruzioni.

LA CELLULITE A 50 – 60 ANNI
Dopo la menopausa, la buccia d’arancia tende a trasformarsi nella cosiddetta “cellulite da lassità”, dove l’inestetismo tende ad esacerbarsi visibilmente a causa dello slittamento dei tessuti cutanei e sottocutanei verso il basso e del marcato assottigliamento e perdita di elasticità dei tessuti. Un processo che si aggrava se i muscoli sono poco sviluppati e lasciano spazio alle cellule di grasso, infiltrate d’acqua, di costruire “il loro nido”.

La medicina estetica
Per un effetto lifting e una discreta riduzione della cellulite adiposa su braccia e pancia sono utili gli ultrasuoni focalizzati, che raggiungono il derma e il tessuto connettivo per approdare infine al grasso e al muscolo. L’effetto è duplice: stimolano il neocollagene, tonificando visibilmente la pelle, e hanno una leggera azione liporiducente. Da 3 sedute da 400 euro l’una.
Se la lassità dei tessuti è molto accentuata e la pelle a materasso decisamente evidente, gli ultrasuoni possono essere alternati alla radiofrequenza frazionata a microaghi d’oro. Consiste nell’applicazione, in più passaggi, di uno speciale manipolo dotato di una placca monouso su cui sono posti dei piccolissimi aghi d’oro. In sostanza, questa metodica sfrutta il calore della radiofrequenza e l’azione meccanica dei microaghi per stimolare la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico, con un effetto ricompattante e liftante della zona trattata. Da 4 a 6 sedute o più; da circa 300 euro l’una.
Altra tecnica utile per la cellulite in età matura è l’Endo Light Lift: 2-3 sedute con un laser a diodi che, inserito sottocute in anestesia locale, attraverso una microfibra sottilissima crea una leggera lipolisi e stimola la retrazione dei tessuti, con un effetto snellente e rassodante. Circa 800 euro la seduta.

Gli integratori
Accanto ai mix di vitamine e minerali antiossidanti, sono utili i supplementi a base di aminoacidi come la carnosina, un dipeptide tonificante, antiage e antiglicante, o con centella asiatica, che controlla la formazione delle fibre cutanee e favorisce l’eliminazione dei liquidi e delle tossine. Da valutare insieme al medico anche l’assunzione di supplementi con soia o trifoglio rosso e echinacea, ricche di fitoestrogeni ad azione ricompattante ed elasticizzante.

Il fitness
Per tonificare e drenare: camminata sostenuta (minimo 30 minuti al giorno) ed esercizi a carico naturale come quelli di aerobica sia a basso che ad alto impatto, che stimolano la circolazione e allenano i grandi gruppi muscolari della parte inferiore del corpo (quadricipiti, abduttori, adduttori, glutei e ischiocrurali). Affiancare esercizi cardio e potenziamento per zona addominale, mentre per le braccia sono utili il body building con pesi leggeri e la waterboxing (tecnica fusion di acquagym e pugilato senza contatto). E poi il nuoto, il canottaggio o il vogatore domestico.

 

Fonte: Repubblica.it