Forbes e le 10 modelle più pagate del mondo: a dettare legge sono Instagram e la Cina

Il sito di Forbes ha stilato la classifica delle 10 top model più pagate del mondo. A prima vista, la notizia più eclatante è quella della fine di un regno incontrastato: quello di Gisele Bunchen, la statuaria modella brasiliana di 37 anni che dopo molti anni perde il trono e passa al secondo posto. In vetta, invece, sale Kendall Jenner, sorellastra di Kim Kardashian: secondo le stime, il reddito della ragazza parte del clan Kardashian salirà a 22 milioni di dollari nel 2017.
Questi numeri, però, raccontano altro. In primo luogo l’importanza dei social media e soprattutto di Instagram: molte di queste ragazze, non a caso chiamate Insta-Girls, sono arrivate al successo e in vetta a questa classifica più per la loro attività social che per la loro bellezza. In secondo luogo, la top ten conferma una discussione molto accesa oggi nel fashion system: la “white supremacy”, ovvero la supremazia bianca in fatto di bellezza. Nella top ten, infatti, non c’è una ragazza di colore. Compaiano, invece, due orientali: la cinese Liu Wen e l’americana di origini taiwanese Chrissy Tergen. E appare anche Ashley Graham, la popolare modella “plus size”, ovvero ben oltre la taglia convenzionale (fino a oggi da considerarsi tra una 38 e una 42), confermando l’ascesa della tendenza dell’inclusività, ovvero dell’apertura a nuovi canoni estetici.

Insta Girls: perché Instagram vale più della bellezza
Il fenomeno delle Insta-Girls è diventato un argomento di massa dal 2012 in poi: fu coniato per descrivere ragazze come Kendall Jenner, le sorelle Gigi e Bella Hadid o Emily Ratajkowski, ‘talenti’ che da quell’anno in poi hanno iniziato a crearsi un personaggio e uno spazio nell’attenzione pubblica fino a diventare star di passerelle e campagne pubblicitarie.
Le agenzie di modelle oggi considerano il numero di follower su Instagram al pari della bellezzaIl loro impatto sull’immaginario comune e anche sugli addetti ai lavori è stato così importante da cambiare il modus operandi delle agenzie di modelle che infatti oggi, negli ingaggi di nuovi talenti, considerano il numero di follower su Instagram al pari della bellezza di una ragazza.Instagram, dal canto suo, ha registrato il fenomeno imponendo linee guida sempre più rigide soprattutto sulla pubblicità occulta che questa nuova generazione includeva in molti post. Secondo alcune analisi, per esempio, Kim Kardashian e la sorella Kendall potevano arrivare ad ottenere ingaggi per mezzo milione di dollari per un post a pagamento prima della stretta di Instagram. Numeri che hanno fatto intervenire la Federal Trade Commission negli Stati Uniti e una commissione parlamentare in Italia.

Supremazia bianca: non c’è una ragazza di colore nella top ten
Il dato più spinoso che emerge dalla classifica stilata da Forbes è la mancanza di donne di colore all’interno della top ten delle modelle più pagate del mondo. Il fatto è un argomento molto accesso nel fashion system contemporaneo: nelle ultime settimane, per esempio, proprio con l’accusa di ‘white supremacy’, ovvero di supremazia bianca, è finita Alexandra Schulman, ex direttore di Vogue Uk. ‘White supremacy’, ovvero supremazia bianca: è la critica mossa alla preponderanza di modelle bianche in passerella, sulle copertine e nelle campagne pubblicitarieIn un’intervista al sito di The Guardian, Schulman è stata rimproverata di aver messo pochissime modelle di colore in copertina nella sua lunga permanenza al giornale. E in uno suo recente scatto su Instagram, poi, ha mostrato una redazione priva completamente di persone di colore, fatto che ha generato un’ondata di indignazione. Tanto che il suo successore, Edward Enninful, ha scelto come cover girl Adwoa Aboah, modella e attivista di origini ghanese per il primo numero con la nuova direzione.
La diatriba, però, è solo la punta dell’iceberg perché la maggioranza di modelle bianche in passerella e nelle campagne pubblicitarie resta un fatto eclatante. Le cose, però, sembrano cambiare: nell’ultima edizione della fashion week di New York, per esempio, si è notata un’inversione di tendenza che ha portato a una maggiore inclusività. Non solo modelle afroamericane, ma anche diversi tipi di bellezza hanno animato le passerelle della Grande Mela inaugurando un trend poi inseguito dalla maison e anche dalle grandi multinazionali dedicate ai prodotti di bellezza come L’Oréal.

Liu Wen: perché le modelle cinesi entrano in classifica
L’ottavo posto nella classifica delle top model più pagate è forse uno dei più interessanti da analizzare. Vi si trova Liu Wen, praticamente la modella più famosa della Cina. La sua presenza nella top ten non è un caso e non va certo attribuita soltanto alla sua bellezza. Per il mercato della moda e del lusso, infatti, il peso del mercato cinese oggi è importante ma domani sarà fondamentale. Dal 2020 in poi il 60-70% dei beni di lusso verrà acquistato da consumatori cinesi: questo conferma l’ascesa delle modelle cinesi nella top ten di Forbes Le ultime analisi parlano chiaro: si calcola che dal 2020 in poi il 60-70% dei beni di lusso verrà acquistato da consumatori cinesi, ribaltando completamente lo schema che mette al centro l’occidente, i suoi paradigmi e le sue convinzioni anche in fatto di stereotipi di bellezza. Non a caso il recente show di Victoria’s Secret, passerella importantissima per le modelle, si è svolto a Shanghai confermando tanto la presenza di modelle cinesi quanto l’inclusività di ragazze di colore. Che sia l’inizio di un cambiamento?

 

Fonte: Repubblica.it

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