Se perfino la cantante Nicole Scherzinger ha rinunciato alla sua lunga chioma, quasi sua signature style, allora significa che il taglio lob è diventato non solo iconico ma addirittura must have: di quelli, per intenderci, che almeno una volta nella vita si devono provare. La cantante è infatti solo l’ultima di una lunga serie di celebrities che si sono date ai tagli medi, bob o lob o pob che siano. Sì, perché a parte la mania, quella che negli ultimi anni ha imperversato è anche la molteplicità di nomi che hanno caratterizzato i tagli che, in passato, venivano semplicemente chiamati “caschetto” o “carré”, termini ormai desueti e quasi fané, abbandonati, anzi da abbandonare, pena il non sentirsi abbastanza “up to date”. Ecco, la mania dell’inglesismo ha spinto hair stylist più o meno noti a dare nomi quasi improponibili alle loro proposte, spesso nemmeno giustificabili perché poco o per nulla differenti le une dalle altre. Si ha così il bob, a onor di cronaca onesto termine utilizzato già da qualche decennio, che diventa lob, crasi di long e bob, a indicare un bob lungo che sfiora le spalle e pob, che sarebbe poi il contrario di lob, vale a dire l’unione di pixie e bob, un caschetto asimmetrico che parte corto sulla nuca e si allunga sul davanti, sfiorando orecchie e guance.
E la cui fama è dovuta a Victoria Beckham che lo rese celebre e copiatissimo a fine anni Novanta. Posh Spice che di recente ha optato per un “wob”, un wavy-bob, un caschetto mosso da morbide onde. Ma non è finita, perché tempo fa l’hair stylist Salvo Filetti aveva lanciato l’”ob-shag”, che unisce la grinta dello shag, ovvero del taglio scalato anni ’70 e ’80 alla lunghezza del lob, ovvero le spalle. Filetti annotava anche che l’ob-shag trovava la massima espressione in chiave messy o curly, ovvero finto spettinato e mosso quasi riccio e spesso accompagnato da frange, più o meno piene e sfilate. L’”ob-swag” è invece la rivisitazione in chiave rock anni ’70 del lob, il cui nome deriva dalla crasi di due parole: swing e shaggy, “oscillare” e “scalare”. Si tratta quindi di un taglio con lunghezze mosse e disordinate dall’allure rock’n’roll.
TENDENZE DA SALONE
Dai saloni, però, per questo autunno e inverno, gli hair stylist propongono tagli medi scalati e su più livelli, spesso di ispirazione vintage e con punte all’ingiù o all’insù, dunque meno complicati. Ma soprattutto bob e lob che cercano di catturare anche l’anima maschile con scalature più geometriche e ciuffi oversize e carré alleggeriti da soffici ciocche laterali e caschetti che si appoggiano sulla linea del mento, molto dinamici e che possono essere voluminosi, ma anche slim, trasformisti grazie a scalature interne e poco visibili. Spesso le frange danno equilibrio a tagli con volumi laterali alleggeriti e geometrie che scivolano senza eccessivi movimenti, che rimangono preferibilmente morbidi e dall’aspetto naturale.
Kate Middleton sfoggia un faux bob
Kate Middleton sfoggia un faux bob
FAUX BOB
Infine, occorre segnalare un certo successo del cosiddetto “faux bob”, ovvero un medio che tale non è nella realtà, perché ottenuto raccogliendo la chioma lunga fino a farla sembrare un bob, di varie lunghezze. Lo ha sfoggiato di recente Kate Middleton, ma anche Levante a X Factor. Chiamato anche “faux medium”, si può realizzare in diversi modi, compreso quello di tagliare la parte anteriore dei capelli su più livelli che lasceranno in evidenza le punte, una volta raccolta la parte posteriore in una coda o in un mini-chignon, dando l’impressione si tratti di un carré. “Temporary bob” lo chiama invece James Longagnani, hair stylist di Fashion Hair by Wella, realizzato con un taglio corto al mento che si appoggia al seno con la chioma sottostante: basta legarlo in versione coda per trasformarlo in un attualissimo caschetto.
Fonte: Repubblica.it